Il CEO di Gazprom, Alexey Miller, ha dichiarato che i tubi del gasdotto Nord Stream, danneggiati il 26 settembre, sono stati allagati per un tratto considerevole, come si legge su Kommersant. La riparazione del gasdotto potrebbe dunque richiedere la sostituzione di una parte significativa delle tubazioni.
“Per una lunghissima distanza, in questo momento, in particolare, verso la Russia il gasdotto è pieno di acqua di mare. Si tratta di un’emergenza senza precedenti. Gli esperti affermano che per ripristinare l’operatività è necessario tagliare un pezzo di tubo molto grande“, ha affermato Miller in un’intervista a Channel One.
A fine settembre si sono verificati incidenti sui gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, a seguito dei quali la pressione nei gasdotti è diminuita drasticamente e successivamente si è registrata una fuga di gas su larga scala. Le autorità russe qualificano l’incidente come un attacco terroristico o un sabotaggio e incolpano i paesi occidentali per gli incidenti. L’Occidente respinge le accuse della parte russa.
Secondo il CEO di Gazprom “per una lunghissima distanza verso la Russia il gasdotto è pieno di acqua di mare. Si tratta di un’emergenza senza precedenti”