Così come Mazara del Vallo, anche Partanna chiede lo stato di calamità naturale. Si tratta di due delle località più colpite dal forte maltempo che ha travolto la Sicilia occidentale nella serata di ieri, venerdì 30 settembre. Il sindaco di Partanna (Trapani), Nicolò Catania, ha preannunciato che “avanzerà richiesta alla Regione Siciliana, già dalla giornata di lunedì, di dichiarare lo stato di emergenza per calamità naturale, e del conseguente risarcimento dei danni subiti da agricoltori, allevatori e olivicoltori, abitazioni private, attività produttive e patrimonio pubblico, a causa del violento nubifragio che si è abbattuto ieri in città e nell’intero territorio belicino“.
Tra i danni provocati dal maltempo, ci sono strade allagate e attività danneggiate da grandine grossa, oltre all’esondazione del fiume Belice e della diga Garcia, con lo stato d’allerta subito lanciato anche a tutela della pubblica incolumità.
”Ho subito fatto appello nei giorni scorsi al Governo Regionale di porre attenzione a tutto il territorio trapanese, oggi ulteriormente colpito, cui adesso si aggiunge questa richiesta ufficiale. Fenomeni di piogge così intense e improvvise – dice Catania – rischiano di mettere seriamente in ginocchio l’intero territorio, sia del Belice che di altri centri della provincia, che oggi contano i danni del maltempo di ieri. La nostra attenzione è totale. Ho sentito il Presidente Musumeci per le vie brevi, il quale mi ha assicurato che lunedì si attiverà con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile per l’avvio delle procedure necessarie per il riconoscimento dello stato di calamità naturale in provincia di Trapani”.