Dopo un precoce assaggio di aria di origine polare nella seconda metà di settembre, ottobre “mostra valori di temperatura degni per questo anno molto particolare“: a fare un primo bilancio di questa ondata di caldo autunnale è l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera.
“Verso la metà del mese di settembre, dopo il passaggio di un fronte freddo, la circolazione atmosferica sull’Europa è cambiata: una zona di bassa pressione si è posizionata sull’Europa orientale, mentre una zona anticiclonica si è rafforzata sull’Europa occidentale e l’Atlantico. Ecco quindi che correnti dal settore nord hanno rapidamente convogliato una massa d’aria decisamente più fredda verso l’Europa centrale interessando anche la regione alpina. Le temperature subirono un netto calo a tutte le quote e la neve, a causa di una situazione di sbarramento sul versante nordalpino, fece apparizione in modo abbondante non solo alle quote più alte,” spiegano gli esperti di MeteoSvizzera. “Il calo e stato percepito come improvviso e “brutale”. L’interpretazione molto semplice è stata quella di giustificare questo forte gradiente con l’estate settembrina che nelle prime due settimane non sembrava dar possibilità a un netto cambiamento: più duraturo è il prolungamento dell’estate nei mesi autunnali e maggiore è il rischio che a un certo punto il cambiamento di massa d’aria sia drastico“.
A partire dall’inizio di ottobre “la circolazione atmosferica sull’Europa è nuovamente cambiata. Nuovamente predominante sono state le correnti miti e a tratti umide di origine marittima, inizialmente da ovest, poi sudovest con apporto di aria molto mite di origine subtropicale“.
MeteoSvizzera sottolinea che “non solo le temperature misurate a 2 metri dal suolo sono valori importanti. Anche i dati forniti dal radiosondaggio di Payerne sono degni di nota“. Di seguito i dati più significativi (stato 26 ottobre) utilizzando la serie di dati a disposizione a partire dal 1954.
Durante il mese di ottobre 2022 “le temperature sono risultate sopra la norma per quasi tutto il mese. Nell’analisi che proponiamo (aggiornata al 28.10), andiamo a vedere il numero massimo di giorni consecutivi con temperature sopra la norma mensile 1991-2020 (Locarno-Monti: 12.9 °C, Lugano: 13.2°, San Bernardino: 5.0 °C) per il mese d’ottobre. L’anno 2022 spicca decisamente al primo posto per tutte e 3 le stazioni di misura considerate“.
Lugano (quota: 273 m; serie di dati omogenei dal 1864):
Numero di giorni consecutivi: 28 tra il 2022-10-01 e il 2022-10-28
Numero di giorni consecutivi: 23 tra il 1921-10-01 e il 1921-10-23
Numero di giorni consecutivi: 21 tra il 1995-10-02 e il 1995-10-22
Numero di giorni consecutivi: 17 tra il 2002-10-01 e il 2002-10-17
Numero di giorni consecutivi: 15 tra il 1916-10-01 e il 1916-10-15
Locarno-Monti (quota: 367 m; serie di dati omogenei dal 1883):
Numero di giorni consecutivi: 28 tra il 2022-10-01 e il 2022-10-28
Numero di giorni consecutivi: 21 tra il 1995-10-02 e il 1995-10-22
Numero di giorni consecutivi: 18 tra il 2007-10-01 e il 2007-10-18
Numero di giorni consecutivi: 14 tra il 2014-10-08 e il 2014-10-21
Numero di giorni consecutivi: 14 tra il 2019-10-17 e il 2019-10-30
San Bernardino (quota: 1639 m; serie di dati omogenei dal 1864):
Numero di giorni consecutivi: 28 tra il 2022-10-01 e il 2022-10-28
Numero di giorni consecutivi: 24 tra il 2018-10-03 e il 2018-10-26
Numero di giorni consecutivi: 21 tra il 1995-10-01 e il 1995-10-21
Numero di giorni consecutivi: 17 tra il 2002-10-01 e il 2002-10-17
Numero di giorni consecutivi: 16 tra il 1988-10-10 e il 1988-10-25
Le previsioni meteo
Per il weekend e l’inizio della nuova settimana, secondo gli esperti di MeteoSvizzera, “non ci saranno cambiamenti di rilievo. Le temperature rimarranno elevate a tutte le quote. La giornata di sabato a Sud delle Alpi potrebbe risultare la più calda della settimana con massime che localmente toccheranno i 23 gradi. Temperature elevate sì, ma comunque lontane dal record del 24 ottobre 2018 dove, a Locarno-Monti durante una giornata favonica, si registrò la prima giornata tropicale di ottobre con ben +30.5°C“.
Settimana prossima “praticamente tutti i membri dei modelli probabilistici sono concordi e indicano un graduale raffreddamento della massa d’aria. Il motivo è da ricercare nel probabile arrivo di una perturbazione e soprattutto la possibile formazione di una zona di bassa pressione di tipo “Cut-Off” sul Mediterraneo“.