Oggi Lucy sfiorerà la Terra, userà il pianeta come una fionda

Esattamente un anno dopo il suo lancio, oggi Lucy entrerà nell'atmosfera terrestre
MeteoWeb

La missione Lucy della NASA visiterà oggi la Terra, offrendo agli osservatori del cielo una breve opportunità di avvistare la navicella spaziale.

Esattamente un anno dopo il suo lancio, il 16 ottobre 2021, Lucy entrerà nell’atmosfera terrestre eseguendo una manovra che faciliterà la sua missione di 12 anni, che ha l’obiettivo di visitare gli asteroidi troiani di Giove. Alla minima distanza, Lucy passerà a circa 350 km dalla superficie del pianeta, sorvolando l’Oceano Pacifico.

La breve visita consentirà alla navicella spaziale di acquistare energia orbitale che la fionderà verso il lontano gruppo di asteroidi, che nessuna missione ha mai visitato prima. Gli skywatcher potranno anche provare a individuare Lucy mentre si allontana dal pianeta.

Effetto fionda: così Lucy sfiorerà la Terra | VIDEO

Un passaggio molto ravvicinato

La traiettoria porterà la navicella spaziale molto vicino alla Terra, anche più in basso della Stazione Spaziale Internazionale, il che significa che passerà attraverso una regione piena di satelliti e detriti in orbita attorno alla Terra. Per garantire la sicurezza del veicolo spaziale, la NASA ha sviluppato procedure per anticipare qualsiasi potenziale pericolo e, se necessario, per eseguire una piccola manovra per evitare una collisione.

Come vedere il passaggio di Lucy

Quando Lucy si avvicinerà alla Terra, lo farà dalla direzione del Sole, quindi verrà oscurata dal bagliore della stella. Poco prima della minima distanza, tuttavia, il veicolo spaziale attraverserà la linea che divide il lato diurno e notturno della Terra, chiamata linea del terminatore, ed entrerà nel lato notturno della Terra mentre è ancora illuminata dal Sole, e ciò la renderà visibile.

Gli osservatori situati nell’Australia nordoccidentale, a Timor-Est e in parti dell’Indonesia potranno vedere la sonda ad occhio nudo mentre raggiunge la minima distanza tra le 12:55 e le 13:02 ora italiana (dalle 18:55 alle 19:02 ora locale in Australia occidentale), hanno spiegato gli esperti della missione.

Successivamente, Lucy passerà nell’ombra della Terra. Quando riemergerà alle 13:26 ora italiana, il veicolo spaziale sarà a circa 7mila km dalla Terra ma dovrebbe essere ancora osservabile dall’Australia occidentale con un binocolo o un telescopio con un ampio campo visivo.

Mentre Lucy torna nello Spazio profondo, dovrebbe rimanere visibile in tutto il mondo, ma solo per gli osservatori che dispongono di telescopi. Gli skywatcher con un telescopio da 5 a 6 pollici potrebbero essere in grado di vedere Lucy per forse 12-24 ore dopo il suo avvicinamento, mentre si allontana dalla Terra. Con un telescopio più grande, gli osservatori potrebbero essere in grado di seguire Lucy più a lungo.

Saranno necessarie coordinate precise per individuare Lucy mentre si allontana dalla Terra e sono disponibili sull’app Horizon System della NASA.

Occhi puntati sul pannello solare di Lucy

Gli astrofili non saranno però gli unici a cercare Lucy in cielo. Il team del Desert Fireball Network dello Space Science and Technology Center della Curtin University si è recato a Port Hedland, nell’Australia occidentale, per documentare l’avvicinamento della navicella spaziale della NASA.

L’astronomo Hadrien Devillepoix ha spiegato che le osservazioni hanno un obiettivo particolare: “Stiamo cercando di dare un’occhiata al pannello solare di Lucy che riflette il Sole e, si spera, questo dirà agli ingegneri della NASA se i pannelli sono completamente dispiegati e sono in posizione, un passaggio fondamentale prima che Lucy possa accendere il suo motore principale,” ha affermato l’esperto.

Poco dopo il lancio del veicolo spaziale, il personale della missione si è infatti reso conto che uno dei due grandi pannelli solari a forma di ventaglio non era completamente aperto. Il team ora ritiene che il problema sia quasi del tutto risolto e non influirà sulla missione.

Le visite future di Lucy

Questa non sarà l’ultima volta che Lucy “saluterà” la Terra. Il veicolo spaziale tornerà tra 2 anni per un secondo assist gravitazionale che lo reindirizzerà verso 6 asteroidi troiani: Eurybates e il suo satellite Queta, Polymele e il suo satellite ancora senza nome, Leucus e Orus.

In seguito, Lucy tornerà una 3ª volta nel 2030, per poi incontrare la coppia di asteroidi binari Patroclus-Menoezius.

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