Politica e stipendi: vale davvero la pena fare il ministro in Italia?

Quando guadagna un ministro italiano? Quali sono gli stipendi reali?
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E’ noto come i costi della politica in Italia siano decisamente superiori a quelli di altri Paesi europei. Un ministro può essere sia un parlamentare eletto che un tecnico. Nel 2013 il governo Letta eliminò il doppio stipendio per un deputato o senatore investito anche dell’incarico di ministro.

Tutti i ministri del governo Draghi che erano anche parlamentari percepivano solo lo stipendio da senatore o deputato, rispettivamente 14.634,89 e 13.971,35 euro al mese. I ministri tecnici invece, secondo un’analisi di Money, ricevono uno stipendio di 9.203,54 euro al mese. Dal luglio 2019 però è entrata in vigore una norma che prevede un taglio del 3,7% dei compensi, anche per i sottosegretari. Tecnici, ovviamente.

La pensione del ministro

Al netto il totale dovrebbe essere di circa 4.500 euro al mese per un ministro tecnico, visto che sul totale lordo bisogna calcolare anche le trattenute per la pensione e il fondo di credito.

In tema pensione il Sole 24 Ore precisa che “l’Inps ha chiarito che per chi è dipendente pubblico il periodo passato al governo conta per il trattamento di fine rapporto. I contributi sono a carico del ministero, o della Pa di appartenenza se il ministro-dipendente pubblico ha deciso di continuare a farsi pagare dal suo datore di lavoro”. Ne consegue che un ministro tecnico guadagni meno di un collega deputato o senatore. E questo soprattutto da quando chi non ha un seggio in parlamento subisce un taglio dello stipendio del 3,7%.

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