Stromboli, la colata lavica non si ferma: nuovo crollo e onda di tsunami

Proseguono le esplosioni e la colata lavica che fuoriesce da ieri dal cratere di Nord-Est
Stromboli, la colata lavica raggiunge il mare
MeteoWeb

Continua a osservarsi la colata lavica che fuoriesce da ieri dal settore craterico di Nord/Est di Stromboli e che, percorrendo il pendio della Sciara del fuoco, è arrivata sino al mare.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo, nell’ultimo aggiornamento, comunica che durante la notte si sono osservati “modesti crolli presumibilmente dovuti all’erosione dei canali dei flussi lavici che si sovrapponevano“. Dalle osservazioni su terreno di personale INGV risulta che “continuano i crolli e i flussi lavici, poco alimentati, non raggiungono più il mare e si attestano a metà costa a circa 400 metri slm. Anche dalle parziali e discontinue immagini delle telecamere di sorveglianza, dovute soprattutto alle avverse condizioni meteo, si osserva che è diminuita l’alimentazione della colata“.

Stromboli
Stromboli, la foto catturata il 9 ottobre dal satellite Copernicus Sentinel-2

Dal punto di vista sismico, “nelle ultime 24 ore, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato varie fluttuazioni, oscillando, principalmente, nei livelli medio-basso e medio-alto, ed ha raggiunto il livello dei valori alti tra le 12 e le 15 e intorno alle 18:30 di ieri. Attualmente, l’ampiezza del tremore si attesta nel livello medio-basso. I sismogrammi registrati mostrano la presenza di occasionali segnali possibilmente associabili a rotolamento di materiale“.

I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull’isola “non mostrano variazioni significative dall’ultimo comunicato, a parte alcuni transienti nel segnale della stazione clinometrica di Timpone del Fuoco di ieri in coincidenza all’aumento del tremore vulcanico“.

Nuovo crollo e onda di tsunami

Il Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze ha reso noto che questa mattina alle 06:42 “si è verificato un ulteriore crollo parziale nel settore centrale dell’area craterica. Il crollo ha prodotto un aumento del tremore fino a valori molto alti e l’impatto del materiale in mare ha generato un onda di tsunami al di sotto della soglia di allarme. Questa attività di continui crolli, legata al fenomeno effusivo, è ancora in atto“.

stromboli 10 ottobre
Credit Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze

Tsunami vulcanico a Stromboli: l’analisi INGV

Oggi vertice in programma

In considerazione della situazione, oggi, dopo la prevista riunione in videoconferenza con il Dipartimento nazionale e regionale della Protezione civile, INGV, Laboratorio geofisico sperimentale dell’Università di Firenze e Prefettura di Messina, il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, considerato lo stato di potenziale disequilibrio del vulcano, potrebbe emettere una ordinanza che vieta le escursioni sullo Stromboli, anche alle quote sino a oggi consentite: 290 metri senza guide, 400 con le guide.

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Credit Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze

Siamo assolutamente preparati – ha spiegato all’Adnkronos il sindaco di Lipari Riccardo Gullo – Sappiamo che questa è una fase parossistica e la seguiamo con attenzione. Sull’isola in questo momento ci sono circa 600 persone tra residenti e turisti ma sono tutti tranquilli perché dal lato dell’abitato non ci sono fenomeni così forti da mettere in allerta“. “Valuteremo anche se sia necessario spostare qualche nave per garantire un’eventuale evacuazione dell’isola ma ripeto: siamo preparati ad affrontare ‘Iddu’ – aggiunge il sindaco – Non c’è stato nessuno stop agli aliscafi e i turisti continuano ad arrivare sull’isola per assistere a questo spettacolo“. Per quanto riguarda il cratere collassato, Gullo spiega che si tratta di “un fenomeno che si verifica ogni qualvolta le esplosioni sono più forti: collassa e poi si riforma, è il suo ciclo di vita“.

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