L’attività di Stromboli rallenta ma prosegue: “Quello attuale è un fenomeno assolutamente normale nella vita del vulcano e anche queste piccole eruzioni effusive, di colate di lava che fuoriescono dalla zona sommitale del vulcano sono abbastanza frequenti, le ultime ci sono state nella primavera del 2021, poco più di un anno fa,” ha spiegato all’Adnkronos Mauro Coltelli, Responsabile del Centro Monitoraggio Eolie dell’INGV.
L’esperto ha sottolineato che “Stromboli è un vulcano in attività persistente, quindi sempre in eruzione, però la sua attività, che chiamiamo ordinaria, è fatta di attività esplosiva ai crateri sommitali. Quella attuale è una piccola eruzione effusiva che si è prodotta da uno crateri sommitali e si riversa in mare“. “Con il passare del tempo questa fase si sta riducendo – ha proseguito Coltelli – ma per un fenomeno legato alla forte attività del vulcano, le colate laviche non riescono a scorrere e ad un certo punto se non sono abbastanza potenti, se non fuoriesce abbastanza lava, si fermano, si rompono e franano. Ed ecco i nuvoloni di cenere“.
“Ora non vi è nulla di particolarmente allarmante – ha evidenziato Coltelli – l’evoluzione è semplicemente quella che il vulcano continuerà a emettere lava, e può continuare a ridursi come sta accadendo al momento, oppure avere un incremento, meno probabile ma non impossibile. Sono fasi di attività della parte alta del vulcano, sono molto instabili, non sono facilmente prevedibili. Da sottolineare che non abbiamo nessuna informazione che possa succedere qualcosa di diverso da quello che osserviamo ora“.
“Non sta accadendo nulla di particolarmente allarmante. Siamo passati all’allerta arancione semplicemente perché l’allerta giallo è quello in cui il vulcano è in attività ordinaria, e attualmente non è inattività ordinaria, ma questo non significa che vada a produrre fenomeni molto più forti, prima o poi accadrà perché la sua attività è persistente, ma non è questo il caso,” ha concluso l’esperto INGV.