Una scia verde nel cielo: bolide luminosissimo incanta il Centro-Nord | VIDEO

Migliaia di persone, dal Piemonte al Lazio, sono rimaste a bocca aperta alla vista di un luminosissimo bolide che ha attraversato i cieli del Centro-Nord
Bolide luminosissimo solca i cieli del Centro-Nord
MeteoWeb

La serata di ieri, sabato 5 novembre, è stata illuminata da un grosso bolide. Una luminosissima scia di colore verdastro ha attraversato il cielo in direzione nord-sud poco prima delle 22. Tantissime le segnalazioni da molte zone del Centro-Nord, come Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana e Lazio (Roma inclusa). Lo spettacolo è stato di breve durata, ma sufficiente a lasciare a bocca aperta le migliaia di persone che hanno potuto osservarlo (vedi video seguente). 

E’ molto probabile che il bolide sia dovuto alle Tauridi, uno sciame meteorico molto complesso, originato probabilmente da residui della disintegrazione della cometa Encke, mescolati a frammenti asteroidali. I momenti di maggiore attività, infatti, si individuano intorno al 3 novembre (Tauridi sud) e al 12 novembre (Tauridi nord): una maggiore frequenza potrebbe essere osservata intorno al 7-8 novembre.

Cos’è un bolide

Un bolide è comunemente inteso un corpo proveniente dallo spazio e che precipitando in atmosfera, si presenta come una palla di fuoco seguita da una scia luminosa. Di norma il bolide è un meteorite, cioè un frammento di roccia generalmente originario di una cometa o un asteroide che, trovandosi a passare in prossimità della Terra, viene attratto dal campo gravitazionale del nostro pianeta, precipitando quindi verso il suolo.

Il bolide, entrando in atmosfera si incendia a causa dell’attrito e si consuma per evaporazione man mano che procede verso terra. Se la sua massa è sufficientemente grande, riesce invece ad arrivare al suolo o molto vicino, come il 15 febbraio 2013 a Chelyabinsk in Russia dove un meteorite dal diametro di circa 19 metri e dal peso di circa 10.000 tonnellate entrava nell’atmosfera frantumandosi poche decine di chilometri sopra la città russa di Chelyabinsk. L’impatto della roccia spaziale con l’atmosfera provocò una violenta esplosione (potente 27 volte quella della bomba nucleare che distrusse Nagasaki) con un’onda d’urto su un’area vastissima, che comprendeva appunto anche la città russa dove ci furono danni gravissimi e centinaia di feriti per l’esplosione dei vetri delle abitazioni e il crollo di un tetto di un grosso capannone.

Molto famoso anche l’episodio del marzo 2015 nel cuore dell’Europa.

I bolidi possono avere colori diversi, che possono dipendere anche dalla loro composizione, ma che sono essenzialmente correlati alla temperatura raggiunta. A colori verso il violetto (bianco o e blu) corrispondono energie più alte e temperature più elevate, mentre a colori  sul giallo e rosso corrispondono temperature più basse e livelli energetici inferiori (per approfondire la corrispondenza colore-temperatura si rimanda a questo articolo).

Bisogna dire che come un bolide apparirebbe anche un qualsiasi frammento di satellite artificiale che precipitasse in atmosfera. Pertanto, in termini scientifici si preferisce parlare di meteore e di meteoriti. Le meteore sono piccolissimi frammenti di vari corpi celesti disseminati nello spazio che diventano visibili quando la Terra li incontra nel corso della sua orbita attorno al Sole, producendo il fenomeno noto come “stelle cadenti”. Il fenomeno può verificarsi casualmente e senza preavviso, essendo generato da meteore sporadiche non classificabili in alcun modo. Ma alcune  “stelle cadenti” sono  meteore prodotte dalla disintegrazione di antiche comete e si manifestano periodicamente quando la Terra interseca l’orbita della cometa originaria, cioè una volta l’anno. Raggruppate, per tradizione, in sciami, sono denominate con il nome della costellazione dalla quale sembrano “provenire” quando diventano visibili, come le Perseidi e le Orionidi.

I meteoriti sono invece dei frammenti di corpi celesti più grandi, dalla massa sufficientemente grande da riuscire a non evaporare del tutto durante il percorso nell’atmosfera e a giungere quindi fino a terra, accompagnati da una esplosione e producendo  un cratere le cui dimensioni dipendono dalla loro massa e dalla loro velocità all’impatto.

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