COP27: la scommessa dell’Arabia Saudita e l’appello di 200 grandi aziende globali

COP27, “limitare il riscaldamento globale a 1,5°C è un limite, non un obiettivo", è l’appello di un gruppo di grandi aziende, mentre l’Arabia Saudita scommette sulla sostenibilità ambientale
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Fino al 18 novembre, a Sharm el Sheikh, in Egitto, si svolgerà la COP27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022. Oggi ha parlato anche il Principe Abdulaziz bin Salman, Ministro dell’Energia saudita, illustrando gli obiettivi dell’Arabia Saudita. Lo Stato scommette sulla sostenibilità ambientale, puntando a catturare 44 milioni di tonnellate di carbonio all’anno entro il 2035, con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni entro il 2060, ha detto Abdulaziz bin Salman, parlando alla Saudi Green Initiative a margine della COP27, sottolineando che il Regno sta lavorando intensamente per produrre idrogeno pulito a costi bassi.  

Il mondo sperava di crocifiggerci perché siamo il più grande esportatore di prodotti liquidi“, ha detto Abdulaziz, annunciando un piano per piantare oltre 600 milioni di alberi e costruire un hub mondiale per l’idrogeno. “Non dobbiamo chiamarlo idrogeno verde, viola, giallo o rosa. Dobbiamo lavorare sulla standardizzazione dell’idrogeno e chiamarlo idrogeno pulito o a basse emissioni di carbonio”, ha aggiunto il Ministro.  

Il più grande impianto mondiale di idrogeno verde in costruzione nel Regno arabo dovrebbe iniziare a produrre fino a 600 tonnellate al giorno nel 2026. “Abbiamo un vantaggio competitivo. Per chi produce idrogeno blu, noi saremo il produttore con il costo più basso. Per chi opta per l’idrogeno verde, saremo ancora il produttore con il costo più basso“, ha osservato ancora.  

Non solo. In linea con l’obiettivo di raggiungere il 50% di capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, Abdulaziz ha detto che sono in fase di sviluppo 13 nuovi progetti di energia rinnovabile con una capacità totale di 11,4 gigawatt, per un valore di investimento stimato di 9 miliardi di dollari USA. Il Ministro dell’Energia saudita ha poi speso parole di encomio per la compagnia Saudi Aramaco, che si è impegnata a raggiungere l’obiettivo dello zero emissioni nette di carbonio entro il 2050: dieci anni prima dell’obiettivo del Regno. “Riteniamo che ci sia una possibilità che questo traguardo possa essere raggiunto anche prima. Ma quando prendiamo un impegno, vogliamo assicurarci che le cose vegano fatte in tempo”, ha aggiunto.  

COP27, Kerry: “tendenza all’export del gas dall’Egitto verso l’Europa” 

L’inviato presidenziale statunitense per il clima, John Kerry, ha affermato che c’è una tendenza a utilizzare il gas prodotto in Egitto e ad esportarlo nei Paesi europei per soddisfare il loro fabbisogno energetico”: lo scrive l’agenzia egiziana Mena dando conto di una conferenza stampa tenuta da Kerry a margine della COP27. 

COP27, appello dai grandi gruppi: “1,5°C è un limite vitale” 

Limitare il riscaldamento globale a “1,5°C è un limite, non un obiettivo“. Lo hanno sottolineato 200 grandi aziende globali che hanno invitato i governi a rispettare gli impegni nella lotta ai cambiamenti climatici. L’appello è firmato, tra le altre da Ikea, Microsoft Bayer, Edf, H&M, Nestlé, Saint-Gobain, Unilever, Volvo). “Abbiamo bisogno che i governi, a cominciare dalle economie più avanzate del mondo, mantengano il loro impegno a limitare il riscaldamento a 1,5°C e ad agire rapidamente per attuarlo”, si legge nella nota. 

Si tratta di un’iniziativa importante che sottolinea che dobbiamo considerare gli 1,5°C non come un obiettivo o qualcosa di vago ma come il limite per un mondo vivibile“, ha detto ai giornalisti l’ex Presidente irlandese Mary Robinson, che guida i “Saggi”, gruppo fondato da Nelson Mandela che riunisce ex leader che lavorano per la pace nel mondo. L’accordo di Parigi del 2015 mira a limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei +2°C e se possibile di +1,5°C rispetto all’era preindustriale.  

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