“Condivido pienamente” la linea scelta dal Governo Meloni per imprimere una svolta alla gestione di Covid-19. “Era necessario cambiare, passando a un approccio basato sulla consapevolezza e non sulla coercizione, che ha creato un clima certamente non democratico e non da società matura“. Così Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, commenta all’Adnkronos Salute la strategia anti-Covid rivendicata dalla premier Giorgia Meloni in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
“Quello che è cambiato è l’approccio – ha spiegato il presidente del Consiglio – non più basato sulla coercizione, ma sulla responsabilizzazione e sull’informazione, e il fatto che le nostre decisioni saranno sempre basate su evidenze scientifiche. Un presupposto che è spesso mancato nelle decisioni dei precedenti governi“. Gismondo concorda: “I tempi sono cambiati, il virus è cambiato e non è più necessario il ‘pressing’ di prima. La cosa necessaria – precisa l’esperta – è certamente una campagna vaccinale che possa coinvolgere nella decisione alla vaccinazione soprattutto gli anziani e i fragili“.