Energia, trivelle: “identificata zona a oltre 18 km dalla costa”

A margine del Forum Piccola Industria in corso a Treviso si è parlato di trivelle e di nuove prospettive energetiche
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In merito alla crisi energetica “pensare di dare un ulteriore impulso della produzione nazionale, in sicurezza, è nell’interesse di questo Paese” anche perché “nel provvedimento è stata identificata una zona oltre i diciotto chilometri dalla costa che quindi dovrebbe scongiurare effetti di bradisismo che preoccupano“. E’ quanto dichiarato dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi rispondendo alle domande dei giornalisti circa l’autorizzazione a nuova trivellazioni decise dal Governo, a margine del Forum Piccola Industria in corso a Treviso.

Si può fare un rigassificatore – ha poi aggiunto – ma l’obiettivo principale della produzione nazionale è di avere un gas a prezzo calmierato. Con il rigassificatore no sarebbe cosi’ perche’ noi lo importiamo e lo importiamo a prezzi molto alti“.

Baroni, “sulle trivelle speriamo non sia una riedizione del caso Piombino”

Il recente decreto approvato per riattivare la produzione dei giacimenti nazionali di gas “è un passo importante compiuto dal governo. Speriamo di non dover assistere a quello che stiamo vedendo sul rigassificatore di Piombino o sui tempi (interminabili) per l’allacciamento degli impianti di energia rinnovabile”. Lo ha detto il presidente di Piccola Industria Confindustria Giovanni Baroni, al Forum a Mogliano. “È venuto il momento di fare bene, di avere ben chiare le priorità delle imprese italiane che sono il motore della crescita e del benessere della nazione” ha concluso Baroni.

Siamo agli annunci, non credo ci si misuri sugli annunci ma sui fatti. Alcune cose riteniamo possano essere utili, ad esempio la riapertura di produzioni nazionali di idurocarburi“, ha commentato ancora Baroni. Relativamente ai progetti di trivellazione in Alto Adriatico, Baroni ha detto di ritenere che vi siano “le competenze per fare le cose per bene. L’industria ha sempre migliorato tecnologie, impatti ambientali, la sicurezza dei lavoratori. Gli strumenti – ha proseguito – ci sono tutti per un approccio rigoroso e scientifico. I croati, del resto, fanno abbondante utilizzo di questi giacimenti“.

Urso, “soluzione necessaria per la crisi energetica”

Le Trivelle sono “una necessità di fronte a un’emergenza che dobbiamo fronteggiare, cioè quella del gas, una necessità da subito per consentire alle imprese di eccellenza del made in Italy, mi riferisco alle imprese del vetro, della ceramica, alle imprese della carta così come all’impresa siderurgica, che sono pilastri di tutta l’industria italiana, di consentire a produrre e mantenere l’occupazione anche in questa fase di emergenza“.

L’ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso a margine del Forum Piccola Industria. “Serve tempo? No, perché nelle concessioni è previsto che l’impresa che estrarrà’ l’ammontare del gas debba da subito dare al Gse un corrispettivo in gas che sarà poi attribuito alle imprese appunto a prezzo calmierato – ha poi aggiunto – ma questo da subito deve avvenire, in attesa poi di compensare questo anticipo del gas con l’estrazione che avverrà negli anni successivi“.

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