È possibile che il razzo cinese Long March 5B rientrato sulla Terra in caduta libera stamattina si sia spezzato in due durante le prime fasi di rientro, dando origine, così, ad un doppio rientro in atmosfera. È possibile che i detriti abbiano raggiunto la terraferma in Messico.
Lo US Space Command ha confermato che il razzo Long March 5B della Repubblica popolare cinese è rientrato nell’atmosfera sopra l’Oceano Pacifico centro-meridionale alle 10:01 UTC (le 11:01 italiane) di oggi, venerdì 4 novembre. In seguito, lo US Space Command ha confermato “un secondo rientro atmosferico correlato al Long March 5B quando è uscito dall’area di responsabilità dello US Space Command sulla regione dell’Oceano Pacifico nordorientale alle 10:06 UTC”, (le 11:06 italiane) di oggi.
La dichiarazione dell’US Space Command su un doppio rientro “implica probabilmente che lo stadio del razzo in caduta libera si è spezzato in due pezzi principali nelle prime fasi del rientro”, spiega su Twitter l’astronomo Jonathan McDowell. “La linea rossa” della mappa in alto “unisce le due località di rientro stimate; alcuni detriti potrebbero essere arrivati a Puerto Escondido a Oaxaca”, sulla costa pacifica del Messico, spiega ancora McDowell.
“In effetti, è possibile ma non probabile che i detriti siano arrivati fino alla provincia di Tabasco. Tuttavia, nessuna segnalazione ancora di detriti trovati”, ha precisato l’esperto.
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Il lancio del razzo Long March 5B
Lunedì 31 ottobre la China Manned Space Agency (CSMA) ha lanciato il razzo Long March 5B per inviare in orbita il 3° e ultimo modulo della stazione spaziale Tiangong (Mengtian). Come per i precedenti lanci di questo particolare vettore, la Cina non ha eseguito una deorbitazione controllata dello stadio centrale del razzo dopo che il suo payload è stato dispiegato. Ciò significa che, ancora una volta, lo stadio centrale del razzo cinese da oltre 20 tonnellate è precipitato fuori controllo.
Quello di oggi è stato il 4° rientro incontrollato per uno stadio principale di Long March 5B fino ad oggi. Circa 10 giorni dopo il lancio di debutto del razzo cinese, nel maggio 2020, pezzi del lanciatore sono caduti sull’Africa occidentale, alcuni dei quali avrebbero colpito il suolo in Costa d’Avorio. Il 2° volo del razzo, nell’aprile 2021, ha portato in orbita Tianhe, il modulo centrale della stazione spaziale Tiangong. Quello stadio centrale è rientrato nella penisola arabica circa una settimana dopo il decollo, facendo ricadere detriti sull’Oceano Indiano. Il 3° rientro incontrollato è avvenuto sull’Oceano Pacifico lo scorso 30 luglio.
La maggior parte dei razzi è progettato in modo tale che gli stadi principali ricadano nell’Oceano o su terreno disabitato poco dopo il decollo, o rientrino sulla Terra con atterraggi sicuri, come nel caso dei veicoli SpaceX. Lo stadio principale del Long March 5B, invece, raggiunge l’orbita e la Cina lo lascia dov’è, poi inizia il rientro incontrollato.