La missione di almeno 3 dei 10 compagni di viaggio di Orion non è andata come previsto. I CubeSat, piccoli satelliti pensati per testare nuove tecnologie, lanciati con la missione Artemis I lo scorso 16 novembre, hanno registrato problemi di varia natura che mettono a rischio il successo finale.
Nessun problema per l’italiano ArgoMoon, microsatellite realizzato dalla torinese Argotec.
Il CubeSat Omotenashi, invece, nonostante le dimensioni estremamente ridotte, come una scatola da scarpe, sarebbe potuta diventare la prima sonda giapponese a completare un allunaggio, ma problemi di assetto hanno reso impossibile le comunicazioni con la Terra, tanto da impedire la prosecuzione della missione. Un nuovo tentativo sarà provato nei prossimi mesi quando la sonda sorvolerà nuovamente la Luna, se le comunicazioni verranno ripristinate.
Problemi sono emersi anche per Nea Scout (Near-Earth Asteroid Scout) della NASA, la cui missione doveva essere quella di avvicinarsi a un piccolo asteroide, spinta da una grande vela solare ma che ha perso le comunicazioni con la Terra, mentre LunaH-Map, che ha l’obiettivo di creare una mappa dell’acqua sulla Luna ha mancato l’accensione dei motori per correggere l’orbita: questo problema però potrebbe essere presto risolto.