Covid, Bassetti: “per molti è diventato un parente stretto dell’influenza e del raffreddore”

Covid, Bassetti: "dal punto di vista clinico quello che vediamo oggi rispetto a quello che vedevamo due anni fa è imparagonabile"
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Il prof. Matteo Bassetti è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”; condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle quattro, live anche su Rai 2 tra l’una e un quarto e le due e venti circa.

Bassetti ha fatto il punto della situazione sulla questione Covid: “E’ un bene che si parli sempre meno di Covid? E’ pericoloso nella misura in cui le persone più fragili non ravvedano la necessità di vaccinarsi. Per la maggioranza della popolazione il Covid oggi è diventato un parente molto stretto dell’influenza e del raffreddore. Per i fragili e le persone anziane la situazione è molto diversa. Stiamo vivendo di rendita di ciò che è stato fatto nel 2021 a livello vaccinale ma questa rendita non può essere eterna. Chi non si vaccina nel 2022, chi non si fa il richiamo, se appartiene a certe categorie, può andare ancora incontro a complicanze. Chi sono i fragili? Più si avanti con l’età più si è fragili. Dagli over 70 in poi. E poi chi ha malattie tipo il diabete, immunodepressioni, un tumore, malattie, chi è obeso. Chi è guarito dal Covid ha sicuramente una immunità, ma la velocità di perdita di anticorpi in cui è guarito è più veloce rispetto a chi fa il vaccino. Chi guarisce dal Covid ha una copertura per qualche settimana, poi se si rientra tra i fragili bisogna fare il richiamo. La dose 2022 devono farla soltanto le persone più fragili e le persone più anziane. La pandemia? Se noi avessimo l’intelligenza e la capacità di fare meno tamponi probabilmente la pandemia sarebbe finita. Purtroppo continuiamo a fare tantissimi tamponi anche agli asintomatici. Vediamo dei numeri molto elevati che sono legati più a una positività biologica che a quello che rappresenta realmente oggi questa malattia. Ancora oggi si fanno troppi tamponi. Il bollettino settimanale? E’ un modo di aggregare i dati, mi pare che sia una cosa più intelligente rispetto a quello che avveniva precedentemente. Di fronte a quello che è oggi il Covid forse varrebbe la pena evitare proprio di continuare a dar dei numeri. Dal punto di vista clinico quello che vediamo oggi rispetto a quello che vedevamo due anni fa è imparagonabile. La situazione è completamente diversa. I reparti sono simili a quello che erano nella situazione pre pandemia. Oggi il Covid è uno dei tanti attori che causano polmoniti. Di chi è il merito? Dei vaccini, che hanno quello più grande. Dei farmaci che abbiamo a disposizione, che prima non avevamo. E di una malattia che è meno aggressiva. Tutto questo fa sì che oggi il virus sia profondamente diverso e più gestibile. Il Natale? Sarà tanto più migliore quanto oggi le persone a rischio capiscano che devono fare il vaccino sia per l’influenza che per il Covid. C’è ancora qualcuno che si ostina a vedere questo virus come lo si vedeva nel 2020 nel 2021“.

Infine, in merito all’influenza Bassetti ha dichiarato: “E’ una forma aggressiva, arriva dall’Australia, in Italia ci sono già numerosi casi, pare più impegnativa, anche perché il nostro sistema non la vede da due anni e quindi è meno preparato a difendersi. Chi deve fare il vaccino anti influenzale? Le stesse persone che devono fare il richiamo per il Covid. Poi chi lo vuol fare pur non rientrando nelle categorie fa bene a farlo, io non lo sconsiglio“.

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