Crollo della Marmolada, chiesta l’archiviazione: “evento non prevedibile”

Secondo gli esperti dell'Università di Siena e di Trento, il distacco del seracco di ghiaccio dalla Marmolada non si poteva prevedere
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Evento non prevedibile“. Dopo la perizia di 60 pagine depositata dagli esperti dell’Università di Siena e di Trento, la Procura di Trento ha chiesto l’archiviazione del procedimento per disastro colposo per quanto accaduto domenica 3 luglio 2022 sulla Marmolada. Il distacco della calotta sommitale del ghiacciaio aveva provocato una valanga di neve e roccia che ha ucciso 11 persone. Il fascicolo era stato aperto ma non vi erano indagati. I consulenti nella perizia fanno emergere anche il progressivo deterioramento del ghiacciaio negli ultimi anni. Nei giorni del disastro le temperature anche a 3.000 metri erano molto alte.

L’indagine era nata per chiarire eventuali responsabilità di coloro che potevano prevedere quanto accaduto e una risposta chiara su questo – come riporta il Corriere del Trentino – la fornisce la perizia di oltre 60 pagine depositata dai consulenti della Procura, che ha richiesto una proroga sui tempi di consegna per la mole di materiale, fotografico e satellitare, che contiene.

L’evento, dicono dunque gli esperti dell’Università di Siena e di Trento, non si poteva prevedere. Un’ipotesi che già dall’inizio gli inquirenti avevano prospettato. La perizia, in cui – si apprende – si rileva anche il progressivo deterioramento del ghiacciaio che va avanti ormai da anni, sarà depositata agli atti e quindi sarà acquisibile dalle parti offese.

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