“Stiamo vivendo un momento di profonda crisi del complesso del sistema energetico nazionale ed europeo che a partire dalla seconda metà del 2021, a causa delle tensioni sui mercati internazionali, dovuti anche alla presenza di una guerra a due passi da noi, ha portato i prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica a livelli impensabili fino a poco tempo fa e di difficile sostenibilità per il nostro sistema produttivo e le famiglie”. Così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto nel suo intervento al convegno organizzato da Confindustria ‘Proposta di riforma del mercato elettrico italiano’.
Di fronte allo scenario della crisi energetica, “speriamo di non dover ricorrere ad azioni di razionamento della domanda; naturalmente questo è l’augurio che ci facciamo tutti noi e dovrebbe essere scongiurato per l’anno in corso, anche se voi che siete più esperti di me nel settore sapete che, se dovessimo arrivare un giorno a superare i 400 milioni di metri cubi di consumo, probabilmente potrebbe esserci qualche problema. Lo abbiamo avuto a fine luglio ma non eravamo a 15 gradi sotto zero”, ha aggiunto.
“E’ chiaro, dunque, che davanti a questi scenari, cittadini ed imprese hanno bisogno di una serie di risposte che sono risposte a medio lungo termine che consentano di affrontare il problema della criticità del nostro sistema energetico”. La situazione contingente che si è creata, aggiunge Pichetto, “richiede una accelerazione“.
Pichetto: “non so se ci sarà un accordo sul price cap”
Il Ministro Pichetto sarà già questa sera a Bruxelles per preparare, anche con contatti informali, il Consiglio Energia di domani. “Non so se domani arriveremo a una mediazione sul price cap, speriamo di arrivarci. Ci sono interessi diversi fra i Paesi. Noi siamo preoccupati dal prezzo, altri dalle quantità”, ha aggiunto il Ministro. “Ieri c’è stata una riunione continua della nostra rappresentanza. Io sto andando a Bruxelles, stanotte ricominciamo. Ieri eravamo a un cap di 220 euro e 35 euro di spread per 5 giorni. Stamattina c’è stata una controproposta a 275 euro“.
Pichetto: “l’Italia può essere l’hub Ue di gas e rinnovabili”
“L’Italia può essere l’hub europeo del gas, possiamo essere noi a smistarlo verso il Nord Europa. La crisi ha imposto un cambio dove l’Italia può avere una centralità molto forte. I rigassificatori non sono troppi, sono il calmiere dell’eccessiva dipendenza dalla Russia. Poi siamo in mezzo al Mediterraneo, a un passo dall’Africa, abbiamo sole e vento. Possiamo diventare qualcosa di importante anche in questo campo”, ha aggiunto il Ministro.
“Necessaria una riforma del mercato dell’energia per le rinnovabili”
“Credo che sia necessario non solo agire sulla semplificazione delle procedure autorizzative, ma anche prevedere una riforma del mercato che guidi la progressiva trasformazione del nostro sistema in un sistema più “accogliente” per gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabili”, ha detto ancora Pichetto.
“E’ previsto un incremento delle rinnovabili fino a più che raddoppiare la capacità installata, arrivando a circa 130 gigawatt di potenza rispetto ai 60 di oggi, con un contributo delle rinnovabili al mix di generazione elettrica che sarà superiore al 65% al 2030. Occorre far fronte alle criticità che le rinnovabili introducono, con particolare riguardo alla determinazione del prezzo sui mercati, alla necessità di nuove risorse di flessibilità e di adeguamento delle infrastrutture della rete elettrica che consentano di far fronte al carattere intermittente dell’energia“.
“E’ necessario agire sulla parte di semplificazione delle procedure, non possiamo avere meccanismi e tempi come quelli che abbiamo al fine di rilasciare autorizzazioni. Non possiamo trascinare per anni discussioni e valutazioni. Non voglio devastare il paesaggio da nessuna parte, è interesse di tutti mantenere e conservare la biodiversità e farne un elemento di sviluppo. Da qui una serie valutazioni da fare anche con le Regioni. A breve affronteremo la questione delle aree idonee e ci sarà un appello al sistema regionale per avere la disponibilità a trovare percorsi“, dice.
“Dobbiamo spingere fortemente a livello europeo per il disaccoppiamento dei prezzi dell’elettricità dalle rinnovabili da quelli dell’elettricità dal gas – ha proseguito il Ministro -. E’ necessario sfruttare il vantaggio che oggi offrono molte tecnologie rinnovabili, che hanno costi inferiori a quelli della produzione a gas e prevalentemente fissi. Anche la Commissione Europea ha ravvisato la necessità di svincolare la dipendenza delle bollette elettriche europee dai mercati del gas naturale e ha espresso l’orientamento a presentare una proposta di modifica nei primi mesi del 2023″.
Per Pichetto, “la proposta di riforma del mercato elettrico di Confindustria fa sua questa esigenza, in piena coerenza con l’evoluzione della normativa nazionale in materia, definendo un disegno del mercato all’avanguardia nel panorama internazionale”.