Alluvione Messina, il maltempo concede una tregua: si contano i danni

Sono partite stamattina verso Barcellona e le zone alluvionate in provincia di Messina, zona peloritana e tirrenica, decine di squadre di organizzazioni di volontariato della Protezione civile regionale
MeteoWeb

Sono partite stamattina verso Barcellona e le zone alluvionate in provincia di Messina, zona peloritana e tirrenica, decine di squadre di organizzazioni di volontariato della Protezione civile regionale dotate di pompe idrovore e materiali e mezzi, provenienti da Palermo, Caltanissetta, Enna e Catania, per aiutare quelle popolazioni che stamattina si sono svegliate con cantine e garage allagati. Il maltempo comunque oggi ha dato una tregua. Sulla provincia messinese c’è un timido sole.

Molte le strade dissestate dal fango e dai detriti provocati dal nubifragio di ieri notte ma grazie all’intervento dei vigili del fuoco, delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e alla solerzia dei sindaci dei territori interessati, il sistema di protezione civile regionale ha risposto con efficacia e ancora adesso è in piena attività per il ripristino delle condizioni di sicurezza.

Nel pomeriggio è previsto il sopralluogo del capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, che si sta recando con funzionari e tecnici regionali nelle zone interessate dal maltempo. A Barcellona, Milazzo e Terme Vigliatore sono operativi i CoC, il centro operativo comunale dal quale si attivano i vari interventi, sotto il coordinamento della direzione generale e territoriale della Protezione civile siciliana.

Sindaco di Milazzo: richiesta stato d’emergenza

Ci stiamo già muovendo per portare la situazione alla normalità e abbiamo parecchie aziende che stanno operando con il comune per ripristinare intanto le strade di collegamento. Poi abbiamo anche il supporto della Protezione Civile, delle aziende private, dei nostri medici e associazioni di volontariato della provincia per riuscire a liberare cantine e case allagate. In questo momento oltre l’85% delle case che erano allagate sono state liberate, rimane un 15% e contiamo entro questa sera di liberare tutto. Chiaramente la conta dei danni è rimandata dopo perché dentro cantine e garage c’erano autovetture e motociclette che ormai sono fuori uso”.

A dirlo è il sindaco di Milazzo Pippo Midili il giorno dopo il forte Maltempo che ha coinvolto ieri pomeriggio tutta la provincia di Messina.

2La conta dei danni non sarà semplice, sarà lunga e credo che sarà anche molto elevata. Solamente in un condominio abbiamo contato circa 22 autovetture e 40 motociclette da buttare perché sommerse dall’acqua. Sarà una conta lunga e parecchio costosa perché tra le strutture esterne, i danni alla viabilità e smottamenti di terreno credo che siamo intorno a un milione di euro di danni, ma è una stima provvisoria che dovrà trovare conferma. Oggi pomeriggio ho già convocato la giunta municipale per richiedere alla Regione Sicilia la dichiarazione dello stato di emergenza“, conclude Midili.

Calabrò, bomba d’acqua senza precedenti

In questo momento stiamo facendo il sopralluogo con la Protezione Civile. Si sta disegnando un panorama di danni e ce ne sono parecchi. Per la prima volta non c’è stata l’esondazione del torrente Longano, ma questa è stata una bomba d’acqua senza precedenti. Stiamo risistemando le varie abitazioni e per fortuna nessuno si è fatto male. La procedura che adotteremo adesso, in sinergia con la Protezione Civile, sarà quella di fare una quantificazione dei danni e chiedere alla Regione Sicilia lo stato di emergenza“. A dirlo è il sindaco di Barcellona Pinuccio Calabrò il giorno dopo il forte nubifragio che ha colpito la provincia di Messina.

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