Qualcosa di strano sta accadendo nell’atmosfera di Giove

Un nuovo studio ha rivelato strani pattern meteorologici sul pianeta più grande del Sistema Solare
MeteoWeb

Qualcosa di strano sta accadendo nell’atmosfera di Giove: lo ha rivelato un nuovo studio, pubblicato su Nature Astronomy. Quarant’anni di misurazioni da parte di veicoli spaziali e telescopi terrestri hanno rivelato strani pattern meteorologici sul pianeta più grande del Sistema Solare, inclusi periodi caldi e freddi durante il suo lungo anno (equivalente a 12 anni terrestri). Giove, però, non attraversa cambiamenti stagionali come la Terra.

Sul nostro pianeta, le transizioni meteo tra inverno, primavera, estate e autunno sono il risultato dell’inclinazione dell’asse del pianeta verso il piano in cui orbita attorno al Sole. Questa inclinazione di 23 gradi fa sì che diverse parti del globo ricevano quantità variabili di luce solare durante tutto l’anno. L’asse di Giove è inclinato verso il suo piano orbitale di soli 3 gradi, il che significa che la quantità di raggi solari che raggiunge diverse parti della sua superficie durante il lungo anno cambia a malapena. Tuttavia, il nuovo studio ha rilevato periodiche oscillazioni di temperatura.

Ora abbiamo risolto una parte del puzzle, ovvero che l’atmosfera ha questi cicli naturali,” ha dichiarato Leigh Fletcher, astronomo dell’Università di Leicester (Regno Unito) e coautore del nuovo studio. “Per capire cosa sta originando questi pattern e perché si verificano in queste particolari scale temporali, dobbiamo osservare cosa accade sia sopra che sotto gli strati nuvolosi“.

Secondo il gruppo di studiosi, queste “stagioni fuori stagione” potrebbero avere qualcosa a che fare con un fenomeno noto come teleconnessione. La teleconnessione descrive i cambiamenti periodici negli aspetti del sistema atmosferico di un pianeta che si verificano simultaneamente in parti del pianeta apparentemente non collegate e che potrebbero trovarsi a migliaia di km di distanza.

La teleconnessione è stata osservata nell’atmosfera terrestre sin dal XIX secolo, in particolare nel famoso ciclo La Niña-El Niño. Durante questi eventi, i cambiamenti negli alisei dell’Oceano Pacifico occidentale corrispondono ai cambiamenti nelle precipitazioni in gran parte del Nord America, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

Gli scienziati hanno scoperto che su Giove, quando le temperature aumentano a specifiche latitudini nell’emisfero settentrionale, le stesse latitudini nell’emisfero meridionale si raffreddano, quasi una perfetta immagine speculare.

Questa è stata la cosa più sorprendente di tutte,” ha affermato Glenn Orton, scienziato planetario del Jet Propulsion Laboratory della NASA in California e autore principale dello studio. “Abbiamo trovato una connessione tra il modo in cui le temperature variavano a latitudini molto distanti,” ha proseguito. “È simile a un fenomeno che osserviamo sulla Terra, dove i modelli meteorologici e climatici in una regione possono avere un’influenza notevole sul tempo altrove, con i pattern di variabilità apparentemente ‘teleconnessi’ attraverso vaste distanze attraverso l’atmosfera“.

Le osservazioni hanno anche rivelato che quando le temperature aumentano nella stratosfera, lo strato superiore dell’atmosfera di Giove, scendono nella troposfera, lo strato atmosferico più basso, dove si verificano gli eventi meteorologici, comprese le potenti tempeste.

Lo studio ha incluso dati dal 1978 in poi, raccolti da alcuni dei migliori telescopi terrestri, tra cui il Very Large Telescope in Cile, l’Infrared Telescope Facility della NASA e il Subaru Telescope presso gli Osservatori Mauna Kea alle Hawaii. I ricercatori hanno anche utilizzato i dati di veicoli spaziali come le sonde Voyager, che hanno sorvolato Giove nel 1979, e la missione Cassini, che ha effettuato un passaggio ravvicinato nel 2001, lungo la strada verso Saturno.

Misurare questi cambiamenti di temperatura e periodi nel tempo è un passo verso una previsione meteorologica completa di Giove, se riusciamo a collegare causa ed effetto nell’atmosfera,” ha affermato Fletcher. “La domanda ancora più grande è se un giorno potremo estendere questo ad altri pianeti giganti per vedere se si presentano modelli simili“.

E’ già noto che l’atmosfera di Giove presenta regioni più fredde che appaiono in colori più chiari e regioni più calde che appaiono come bande brunastre. Il nuovo studio, che copre un periodo di 3 anni gioviani, rivela per la prima volta come questi pattern cambiano in periodi di tempo più lunghi.

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