Il nuovo razzo europeo Vega-C è stato perso poco dopo il lancio dalla Guyana francese nella notte con due satelliti a bordo; un duro colpo per i programmi spaziali europei. “La missione è persa“, ha dichiarato il capo di Arianespace Stephane Israel dal centro spaziale di Kourou, dieci minuti dopo il decollo, alle 22.47 ora locale (02.47 ora italiana): la traiettoria del lanciatore ha deviato da quella programmata e la telemetria ha smesso di arrivare alla sala di controllo del centro spaziale.
Il fallimento minaccia di bloccare il Vega-C, che lascerebbe l’Europa senza un modo a breve termine per mandare in orbita i satelliti dopo i ritardi del razzo Ariane 6 e la cancellazione della cooperazione russa per la guerra in Ucraina. Se fosse andato a buon fine, sarebbe stato il primo lancio commerciale del Vega-C dal suo volo inaugurale del 13 luglio. Arianespace afferma che si è verificata una “anomalia” nel secondo stadio del lanciatore, “ponendo fine alla missione Vega-C“. Il razzo, lanciato sopra l’Oceano Atlantico, aveva superato i 100 chilometri di altitudine e si trovava a piu’ di 900 chilometri a nord di Kourou. “L’analisi dei dati è in corso per determinare le ragioni di questo fallimento“.
“Il decollo di Vega e la separazione del primo stadio sono avvenuti in maniera nominale“, ha detto Pierre- Yves Tissier, direttore tecnico di Arianespace in conferenza stampa. “Anche l’accensione del motore del secondo stadio, Zefiro 40, è avvenuta nominalmente, ma circa 144 secondi dopo il decollo è stata osservata una diminuzione della pressione che ha portato alla prematura conclusione della missione. Secondo la procedura standard, l’ordine di distruzione del lanciatore è stato dato dal Cnes, l’autorità per la sicurezza del lancio. I resti sono caduti in acque internazionali senza causare danni a cose o persone“. Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, il problema riguarderebbe solo Zefiro 40.
Nominata una commissione d’inchiesta
Arianespace ed ESA hanno immediatamente deciso di nominare una commissione d’inchiesta indipendente. La commissione d’inchiesta è presieduta congiuntamente dall’ispettore generale dell’ESA e dal direttore tecnico di Arianespace. La commissione avrà “la responsabilità di evidenziare le cause del guasto e di proporre azioni correttive solide e sostenibili per garantire un ritorno in volo sicuro e affidabile di Vega-C“, ha dichiarato in una breve conferenza stampa.
“Ci assumiamo la piena responsabilità del fallimento di Vega-C“, ha dichiarato Giulio Ranzo, capo di Avio, il capocommessa industriale per Vega-C. Il fallimento è un duro colpo per Airbus, che ha sviluppato il programma, i cui servizi sono venduti sia alle aziende che alle forze armate. I satelliti che generano entrate commerciali sono solitamente assicurati. Un esperto del settore ha dichiarato che i satelliti Pleiades Neo 5 e 6 erano coperti per 220 milioni di euro (233 milioni di dollari), consentendo potenzialmente ad Airbus di costruirli nuovamente. E’ stata anche una grave battuta d’arresto per l’Agenzia spaziale europea (ESA), che mira a rendere l’Europa piu’ competitiva nel mercato dei satelliti in rapida espansione. Le speranze europee erano riposte nel razzo Ariane 6, ma il rinvio alla fine del 2023 del suo volo inaugurale, inizialmente previsto per il 2020, ha deluso le aspettative dell’ESA.
Stop ai lanci Vega fino alla chiusura dell’indagine
Arianspace annuncia lo stop ai voli del razzo vettore Vega dopo il fallimento del lancio di stanotte, in cui sono andati persi due satelliti per l’osservazione della Terra costruiti da Airbus e destinati ad unirsi alla costellazione Pleiades Neo. Quello fallito alle 1,47 di stanotte era il primo lancio commerciale dopo quello di prova del 13 luglio ed è il terzo fallimento su 21 lanci dal 2021. Un esperto del settore ha dichiarato che i satelliti Pleiades Neo 5 e 6 erano coperti per 220 milioni di euro, consentendo potenzialmente ad Airbus di costruirli nuovamente.
Il fallimento non condizionerà Ariane 5 e 6
Il fallimento del lancio di Vega C non avrà ripercussioni né sul lanciatore dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Ariane 5, né sul futuro Ariane 6 che arriverà alla fine del 2023: lo afferma in conferenza stampa l’amministratore delegato di Arianespace, Stephan Israel, alla luce delle prime indagini preliminari.