Scossa di terremoto avvertita alle 08:12 Messina e in diverse località della costa tirrenica della Sicilia, fino a Reggio Calabria.
Secondo l’INGV si è trattato di un terremoto magnitudo ML 4.6, localizzato nella zona delle Isole Eolie (Messina) ad una profondità di 3 km. La scossa sarebbe durata circa 5 secondi.
A seguito dell’evento sismico, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate, l’evento – con epicentro localizzato sull’isola di Vulcano – risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni.
“Al momento non ci risultano feriti e non si registrano danni particolari, la situazione è sotto controllo, solo qualche costone di roccia caduto a mare,” ha dichiarato all’Italpress il sindaco di Lipari Riccardo Gullo. “Ci sono giunte segnalazioni su piccoli crolli di roccia nelle zone di Valle Muria e via contrada Capistello, idem problemi in alcune abitazioni private. Ho chiesto espressamente alla Protezione civile di effettuare sopralluoghi in tutta l’isola e anche nei luoghi storici più fragili, ad esempio le chiese, per verificare eventuali conseguenze del sisma. Più tardi sicuramente avremo un quadro più chiaro e dettagliato. Speriamo non ci siano altre scosse grosse, di solito quelle nel lato del mare di Patti sono episodi singoli, stiamo comunque allerta. Questa volta il maltempo di ieri sera nel barcellonese e nel milazzese ci aveva graziati, ma è arrivato il terremoto al risveglio“.
Dopo circa un’ora dall’evento sono state localizzate altre 3 scosse, di magnitudo 2.0, 1.7 e 1.8.
Si tratta di un’area interessata da una sismicità storica significativa, come risulta dalla figura seguente. L’evento più importante è quello del 15 aprile 1978 che ebbe una magnitudo Mw pari a 6.0, con danneggiamento sia a Vulcano che in terraferma, riporta l’INGV.
La pericolosità sismica dell’area è alta, come si vede nella figura seguente. E’ legata alla presenza di terremoti tettonici legati alla presenza di sorgenti sismogenetiche nel Golfo di Patti, secondo gli esperti INGV.
La mappa di scuotimento prodotte a seguito dell’eventi con i dati delle reti sismiche e accelerometriche di INGV e DPC, espresse in termini di intensità macrosismica, mostrano che all’isola di Vulcano posso essersi prodotti effetti fino al V-VI grado della scala Mercalli.