Allerta Meteo, Ciclone Polare mai visto in arrivo al Sud: MAPPE terribili, si rischia la più grande nevicata della storia!

Allerta Meteo, domani sull'Italia un vero e proprio "Uragano invernale": una tempesta anomala e mai vista che rischia di provocare la più grande nevicata della storia al Centro/Sud. Tutti i DETTAGLI Regione per Regione
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La meteorologia fa passi da gigante difficili da percepire nella quotidianità. Eppure domenica scorsa, era ancora il 15 Gennaio, avevamo pubblicato le previsioni meteo in cui scrivevamo con 5-6 giorni di anticipo che “7 Regioni rischiano una nevicata storica al Centro/Sud Italia tra 20 e 22 Gennaio“. Adesso che siamo alla vigilia di quest’evento meteorologico estremo, possiamo dire che i modelli ci hanno consentito di prevedere con ampio margine un evento così importante in modo straordinariamente preciso, come soltanto pochi anni fa era difficile anche immaginare di poter fare.

Ebbene, il Centro/Sud sta per vivere un evento meteorologico di portata storica, che in base agli ultimi modelli rischia davvero di determinare un evento di portata secolare. La configurazione barica che si prospetta per domani sera è senza precedenti nella storia della meteorologia Mediterranea, con un Ciclone profondissimo (secondo alcune mappe addirittura 990hPa) in pieno inverno con un gradiente barico impressionanti. Il Ciclone Polare arriverà direttamente dalla Francia e secondo il Centro Meteorologico dell’Università di Berlino, l’unico ente ufficialmente autorizzato ad assegnare nomi alle tempeste europee, si chiamerà Jan:

ciclone jan

La tempesta si abbatterà dapprima sulla Sardegna, nella mattinata di Venerdì 20 Gennaio, per poi attraversare il mar Tirreno arrivando su Campania e la Basilicata in serata, attraversando il cuore del Sud e risalendo fino al Gargano nella mattinata di Sabato 21, nella sua fase più acuta ed estrema per i fenomeni meteorologici che scatenerà su tutte le Regioni centro/meridionali del Paese.

ciclone jan

ciclone jan

Grazie alle mappe bariche e di geopotenziale, possiamo monitorare ancora meglio la sua traiettoria da quando si sgancerà dalla Francia verso la Sardegna tra ormai pochissime ore, a quando attraverserà il mar Tirreno e poi risalirà il Sud fino al Gargano sabato mattina, per poi iniziare a roteare come una trottola impazzita per altri due giorni sulle Regioni del Centro/Sud, alimentando ulteriore maltempo che proseguirà sia Domenica che Lunedì.

Allerta Meteo, la traiettoria del violento ciclone che colpirà il Centro/Sud nel weekend

Tra i fenomeni più violenti che il Ciclone provocherà, ci sono i venti impetuosi e i mari in burrasca. Stiamo parlando di un gradiente barico impressionante di oltre 30hPa in meno di 1.000 chilometri, una situazione estrema, molto rara nel Mediterraneo anche nei casi dei più violenti TLC autunnali, figuriamoci in pieno inverno. Questo scenario è certamente legato all’andamento della stagione, eccezionalmente calda a dicembre e nella prima metà di Gennaio. Adesso l’arrivo del primo freddo molto tardivo innesca contrasti termici impressionanti, che daranno vita a fenomeni violentissimi: il vento supererà i 150km/h e il mare andrà talmente tanto in burrasca che le mareggiate attese su Campania, Basilicata, Calabria e anche Puglia salentina saranno devastanti.

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Un focus dei venti previsti nella giornata di Venerdì 20 Gennaio sull’Italia mostra l’entità del Ciclone in arrivo, con valori di forza del vento da fondoscala rispetto a quanto illustrato dalla leggenda. Sarà un Venerdì sera e una notte da incubo per le località più colpite del Sud, che dovranno fare i conti con un vero e proprio uragano invernale:

Allerta Meteo, i venti impetuosi di Venerdì 20 Gennaio al Sud per il passaggio del "Ciclone Polare"

Allerta Meteo: in arrivo la nevicata più grande della storia? Centro/Sud a rischio tra Venerdì, Sabato e Domenica. I dettagli

La particolarità specifica di questo ciclone così estremo è che non si verifica, appunto, in autunno ma bensì in pieno inverno, in un contesto caratterizzato dalla prima irruzione fredda della stagione con aria polare marittima che già in queste ore sta avanzando verso Sud inglobando tutto il Paese nella morsa de Generale Inverno. Oltre a vento impetuoso, mareggiate violente, forti piogge a regime torrenziale, temporali particolarmente intensi per fulminazioni e grandinate, stavolta a farla da padrone sarà anche e anzi soprattutto la neve, che cadrà abbondante fino a bassa quota con accumuli straordinari. Al punto che potrà essere la nevicata più grande della storia e, addirittura, è a rischio il record assoluto mondiale di nevicata giornaliera più abbondante della storia. Un record detenuto da Capracotta e Pescocostanzo, al confine tra Abruzzo e Molise, che il 5 marzo 2015 hanno registrato con – rispettivamente – 256cm e 240cm di neve giornaliera, l’accumulo più abbondante di neve mai caduta in 24 ore in qualsiasi posto del mondo. Un record straordinario, detenuto da località italiane proprio per la conformazione orografica del territorio Appenninico che sorge nel cuore del Mediterraneo ed è particolarmente esposto a precipitazioni estreme e abbondanti per la vicinanza con il mare, ma spesso e volentieri a carattere nevoso data l’altitudine considerevole delle montagne del nostro Paese.

Un record che, appunto, rischia di cadere nelle prossime ore. La prima Regione ad essere colpita da questo Ciclone Polare, come abbiamo già visto, sarà la Sardegna dove già in queste ore sta nevicando copiosamente. Ai 340 metri di altitudine di Ossi (Sassari) abbiamo appena +4,4°C mentre ai 470 metri di Bonorva (Sassari) ci sono +2,7°C. Nuoro, che sorge a 570 metri sul livello del mare, è già a +0,9°C e Villanova Strisaili ad 870 metri di altitudine abbiamo -1,4°C mentre in montagna c’è già il grande gelo con -5,7°C a 1.570 metri di quota sul Bruncu Spina. E’ una serata fredda anche a Cagliari con +7°C, e le temperature scenderanno ancora nella notte. La neve portata dal Ciclone Polare domani in Sardegna sarà eccezionalmente abbondante su tutte le zone interne centro/settentrionali della Regione: l’isola sarà sommersa da accumuli di oltre 50cm in poche ore già a quote medie (600700 metri di altitudine), mentre in montagna cadrà oltre un metro di neve fresca. La quota neve dovrebbe in ogni caso partire dai 300400 metri.

Nel pomeriggio/sera di Venerdì il Ciclone Polare si sposterà sul Tirreno e il maltempo raggiungerà Sicilia, Calabria e soprattutto Basilicata, Campania, Puglia, Molise, Lazio e Abruzzo. La nevicata inizierà con i primi fenomeni più moderati già in mattinata, ma nel pomeriggio si intensificherà bruscamente su tutti i rilievi. La zona più colpita sarà quella compresa tra Sila, Pollino, Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo e anche entroterra pugliese nel Sub-Appennino Dauno, oltre che sul Gargano. La quota degli accumuli nevosi oscillerà, in base alle varie zone e in base all’intensità delle precipitazioni, tra i 300 e i 600 metri di altitudine. Prevedere la quota neve in questa situazione è molto difficile per la natura dell’aria polare marittima, che è molto fredda in quota ma non troppo al suolo, però si riversa molto facilmente dalle alte quote ai bassi strati durante le precipitazioni (e più intense sono le precipitazioni, più riesce a raffreddare gli strati più bassi dell’atmosfera e quindi porta la neve molto in basso!), e anche per il rimescolamento d’aria che questo Ciclone così profondo inevitabilmente determinerà portando una lingua un po’ più calda dal Mediterraneo centrale verso il basso Tirreno nel corso della giornata. Ma in un contesto fortemente ciclonico con tutta l’area Mediterranea già inglobata dal freddo polare, avrà un effetto mitigatore molto limitato (esclusivamente alla Sicilia e a pochissime ore mattutine).

Non sono da escludere clamorose sorprese nevose a quote molto basse in caso di precipitazioni estreme: secondo il modello Moloch dell’ISAC-CNR potrebbe nevicare addirittura a Napoli e persino sulle isole dell’arcipelago quali Ischia, Capri, Procida e persino a Ventotene:

allerta neve 20 gennaio 2023 Le nevicate più abbondanti, però, si verificheranno nelle zone interne, tra Basilicata, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo e anche Lazio. Il maltempo, infatti, si intensificherà ulteriormente nella notte di Sabato che non è compresa nelle precipitazioni previste nella mappa Moloch che si riferisce solo al pomeriggio/sera di domani. E invece proprio nella notte successiva si verificherà il “clou” delle precipitazioni che proseguiranno nella loro massima intensità almeno fino alla mattinata di Sabato 21 Gennaio. Sarà qui che si consumerà l’evento più importante della storia (almeno recente) del Centro/Sud Italia in termini di neve: le zone interne rischiano di rimanere isolate per l’abbondanza degli accumuli che saranno straordinari sin dalle basse quote, e la tempesta comprometterà la viabilità e ogni spostamento. Non solo in montagna, ma anche in collina: la neve cadrà eccezionalmente copiosa anche a Potenza, Campobasso, L’Aquila, e persino più in basso a Sulmona, Avezzano, Isernia, Rieti e tantissime altre località dell’Italia appenninica dove c’è il rischio concreto di superare, in termini di accumuli, quelli del glorioso Febbraio 2012. Possibile neve forte anche a Viterbo, Frosinone, Avellino e Benevento.

Attenzione anche nella Calabria tirrenica settentrionale: Sabato tra Pollino, Orsomarso, Catena Costiera e Sila avremo una nevicata eccezionale con accumuli imponenti anche nel tratto montano dell’A2 Salerno-Reggio Calabria, dove si potrebbero verificare gravi disagi alla viabilità.

Invitiamo tutti alla massima prudenza e al continuo monitoraggio della situazione meteorologica. A tal proposito, rinnoviamo l’indicazione delle nostre pagine del nowcasting da cui è possibile seguire l’evoluzione meteorologica minuto per minuto:

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