La NASA ha effettuato una scoperta unica nel suo genere con il suo telescopio spaziale a raggi gamma Fermi, individuando le prime eclissi di raggi gamma da un tipo speciale di sistema stellare.
In dettaglio, gli astronomi hanno rilevato le prime eclissi di raggi gamma da un sistema stellare “ragno”, in cui una stella di neutroni superdensa in rapida rotazione chiamata pulsar si nutre di una compagna stellare. Queste eclissi di raggi gamma mai viste prima sono causate dalla stella compagna di piccola massa della pulsar che si muove di fronte ad essa e blocca molto brevemente i fotoni ad alta energia.
L’Agenzia ha condiviso la notizia in contemporanea con Nature Astronomy, dopo che gli scienziati hanno studiato un decennio di osservazioni dal telescopio che può rilevare gli eventi celesti più sorprendenti, dai lampi gamma ai buchi neri.
Le eclissi di raggi gamma
Le eclissi di raggi gamma sono state osservate in uno speciale sistema stellare binario, un sistema “ragno”. I sistemi binari sono due stelle che hanno tra loro attrazione gravitazionale e ruotano l’una intorno all’altra. Un sistema ragno include i resti di una stella esplosa in una supernova, chiamata pulsar. Questo fenomeno cosmico ha stuzzicato la curiosità degli astronomi a causa del caratteristico sfarfallio ritmico.
“Uno degli obiettivi più importanti per lo studio dei sistemi ragno è cercare di misurare le masse delle pulsar,” ha affermato Colin Clark, astrofisico del Max Planck Institute for Gravitational Physics di Hannover, in Germania, che ha guidato il gruppo di ricerca. “Le pulsar sono fondamentalmente sfere della materia più densa che siamo in grado di misurare. La massa massima che possono raggiungere limita la fisica all’interno di questi ambienti estremi, che non possono essere replicati sulla Terra“.
Il telescopio spaziale Fermi
Dal lancio nel 2008, Fermi ha scoperto più di 300 pulsar di raggi gamma. Una delle pulsar rilevate è stata la prima mai osservata al di fuori della galassia della Via Lattea. Ha rilevato eventi cosmici come la fusione di stelle di neutroni e ha dato ai ricercatori la possibilità di mappare la storia di tali eventi.
“Prima di Fermi, conoscevamo solo una manciata di pulsar che emettevano raggi gamma,” ha detto Elizabeth Hays, scienziata del progetto Fermi presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt. “Dopo oltre un decennio di osservazioni, la missione ne ha identificate oltre 300 e ha raccolto un lungo set di dati quasi ininterrotto che consente alla comunità di effettuare studi pionieristici“.