L’anticiclone “stravolge” Venezia: città “in secca”, grandi problemi per i canali prosciugati | FOTO

La situazione di dominio anticiclonico è alla base dell’intenso fenomeno di bassa marea a Venezia, che continuerà anche nei prossimi giorni
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L’anticiclone che domina in Europa, Italia inclusa, cambia anche il volto di Venezia. In questi giorni, infatti, le immagini che arrivano dalla città lagunare mostrano uno scenario molto diverso rispetto al solito. Venezia è alle prese da molti giorni con una bassa marea – causata dal fenomeno contrario di quello dell’acqua alta – che comincia a creare seri problemi anche alla navigabilità. Gli effetti sono canali interni ridotti a stradine melmose, barche ormeggiate in secca, le antiche fondamenta dei palazzi a vista, anche lungo il Canal Grande. 

L’eccezionalità del fenomeno, spiegano dal centro previsioni maree comunale, non è tanto nelle misure sotto lo zero mareografico raggiunte dalla laguna (-60 centimetri nei giorni scorsi, -56 centimetri oggi) quanto nella sua durata. L’acqua bassa, stante la pressione atmosferica prevista, continuerà anche nei prossimi giorni, almeno fino a martedì 21 febbraio.  

Il fenomeno, spiegano dal Centro maree, non dipende affatto dalla siccità – cioè il mancato apporto d’acqua – ma è correlato a questa, perché determinato anch’esso del regime anticiclonico che avvolge una vasta area dell’Europa (si sono saldati l’anticiclone delle Azzorre, e quello nordafricano), facendo da barriera all’ingresso delle perturbazioni e quindi alle piogge.

Problemi a causa dei canali in secca

I guai più serie dei canali in secca arrivano per i servizi di emergenza, come le idroambulanze del Suem 118, che in alcune situazioni, non potendo proseguire nei rii senz’acqua, hanno dovuto fermarsi prima della destinazione, e raggiungere i malati, ma anche trasportarli a bordo, a forza di braccia. Ciò naturalmente solo durante i picchi di bassa marea, che durano poche ore.

Bassa marea a Venezia: i dati del passato

In epoca recente, si apprende dai dati dell’Ufficio maree del Comune di Venezia, l’anno che ha visto il maggior numero di ore con una situazione di marea inferiore a -50 centimetri è stato il 2005, con 48 ore, seguito dal 2002 e dal 2007, entrambi con 28 ore, e dal 2004 con 27. Nell’ultimo decennio il fenomeno dei canali in secca è stato meno frequente: nel 2021, ad esempio, si sono avute solo due ore di bassa marea sotto i -50, 9 ore nell’intero 2022, e già 9 ore quest’anno. Nel 69% dei casi il fenomeno si presenta in inverno, tra i mesi di gennaio e febbraio. 

I record di ‘acqua bassa’ sono invece lontani nel tempo e nella portata. Secondo le serie storiche dell’ufficio maree, il livello più basso di marea fu registrato nel 1934, con 121 centimetri sotto lo zero mareografico, e un -92 nel 1989.

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