Archeologia: scoperta in Germania la prima fortificazione romana

La recinzione del forte era simile al nostro filo spinato e doveva proteggere un'area di scavi per estrarre l'argento, ma gli sforzi furono vani
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Per la prima volta in Germania gli archeologi hanno scoperto una fortificazione difensiva in legno che proteggeva un’antica base militare romana. La recinzione potrebbe sembrare il moderno filo spinato e presentava in cima dei pali di legno appuntiti. Si tratta di una tipologia di fortificazione, conosciuta negli scritti latini, compresi quelli di Cesare, ma mai rinvenuta in Germania.

Il ritrovamento archeologico è avvenuto nel sito che oggi coincide con la città di Bad Ems, nella Renania-Palatinato, in Germania. La scoperta è stata annunciata dall’Università Goethe di Francoforte.

La scoperta archeologica è avvenuta grazie a un cacciatore

La storia di questi scavi è emblematica. Sono iniziati nel 2016 dopo la loro scoperta casuale da parte di un cacciatore locale, Jürgen Eigenbrod, che aveva rinvenuto dei segni sul terreno.

I colori diversi dal grano, si poi è scoperto, erano dovuti ai resti dei fossati scavati dai Romani. Ulteriori esplorazioni geomagnetiche del sottosuolo hanno permesso agli archeologi di scoprire i resti di non meno di 40 torri nello stesso sito. E’ stata ritrovato anche un accampamento più piccolo, sui lati opposti della valle.

La fortificazione è stata bruciata solo due anni dopo essere stata allestita

Secondo gli studiosi dell’Università Goethe di Francoforte, l’area è stata usata come sede dell’accampamento solo per un paio d’anni prima di essere bruciata. Inoltre, sembrerebbe che gli antichi Romani abbiano scavato un tunnel nella terra, alla ricerca di depositi d’argento. Inizialmente, gli archeologi tedeschi hanno creduto che i resti del fuoco e le scorie fuse derivassero da un impianto per la fusione dell’argento allestito in quell’area dai Romani.

Ma gli scritti dello storico antico Tacito parlano dei tentativi del governatore romano Curzio Rufo di estrarre l’argento nella zona e che essi fallirono nell’anno 47 d.C. I romani si aspettavano di ricavare da questa aerea ricchezze incalcolabili, ed è questo la motivazione per cui costruirono una una base fortificata e presidiata da truppe militari. Questa intenzione spiega il sistema difensivo simile al nostro filo spinato, per evitare qualsiasi tipo di attacco.

scavo Bad Erms

Avrebbero dovuto continuare i loro scavi

In realtà il metallo prezioso venne rinvenuto nell’area solo millenni dopo, durante gli scavi archeologici del 1897. La quantità di argento rinvenuto in questa data avrebbe permesso ai Romani di continuare le operazioni di estrazione per due secoli. Avrebbero dovuto continuare a scavare e lo avrebbero estratto.

Frederic Auth, a capo degli scavi dal 2019, ha vinto il primo premio per il suo rapporto sulla storie dietro sito di Bad Erms al Wiesbaden Science Slam del 2022. Le ricerche e gli scavi continueranno, guidati da Markus Scholz, professore di archeologia e storia romana antica all’Università Goethe di Francoforte, dall’archeologo Daniel Burger-Völlmecke e da Peter Henrich della Direzione generale per i beni culturali della Renania-Palatinato. Nel frattempo, le antiche punte di legno si trovano ora al Römisch-Germanisches Zentralmuseum di Magonza.

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