Il 15 febbraio, ha preso il via alla Camera l’esame dei disegni di legge che puntano a istituire la Commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid. Una Commissione d’inchiesta che era stata chiesta a gran voce durante la campagna elettorale dal segretario di Italia Viva Matteo Renzi.
“Agli italiani dobbiamo chiarezza e verità sulla gestione della pandemia nel nostro Paese: dobbiamo capire cosa è accaduto tra il 2020 e il 2022 e approfondire le responsabilità del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale”, spiega Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia e relatore in Commissione Giustizia delle tre proposte di legge che chiedono l’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione della pandemia e sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale.
“L’obiettivo – sottolinea – non è quello di processare qualcuno, ma di far chiarezza sulla gestione della pandemia, sulle misure adottate per prevenire e contrastare la diffusione del virus e sui provvedimenti a ciò legati”. “Vogliamo cercare la verità a 360 gradi sull’operato dell’allora governo e sulle misure da esso adottate per affrontare l’emergenza. Lo dobbiamo agli italiani“, conclude.
“Come affermato dal Presidente del Consiglio Meloni fin dal proprio discorso di insediamento, avevamo assunto l’impegno di procedere in tempi rapidi all’istituzione di una Commissione di inchiesta sulla pandemia per verificare la gestione di ciò che è avvenuto in Italia a partire da gennaio 2020”, ha affermato in una nota il deputato di Fratelli d’Italia e Viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, in una nota. “La Commissione bicamerale non nasce con la finalità di processare o inquisire, come faziosamente sostenuto da qualcuno, ma come strumento finalizzato ad assolvere quelle funzioni di ‘action after review’ che la stessa regolamentazione sanitaria internazionale prevede affinché gli eventuali errori avvenuti non abbiano a ripetersi. A fianco di questa finalità, opera evidentemente la volontà di garantire a tutti gli italiani di conoscere appieno tutti gli elementi che hanno connotato questa drammatica pagina della nostra storia nazionale“, ha aggiunto Bignami.
Miozzo (ex Cts): “se la Commissione d’inchiesta mi chiamerà, risponderò”
“Io sarei molto felice se si fossero dimenticati di me. Ma non sarà così e quindi vedremo, se la Commissione mi chiamerà risponderò senza problemi”. Così all’Adnkronos Salute Agostino Miozzo, ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza Covid dal febbraio 2020 al marzo 2021. “Un meccanismo di valutazione del Parlamento va sempre bene – precisa Miozzo – se però ha come obiettivo quello di comprendere le fragilità gestionali, i limiti e gli errori commessi. Credo che questa Commissione non servirà a nulla se invece vorrà perseguire qualcuno, perché c’è già la magistratura che sta seguendo molti filoni come quello delle mascherine”. “La verità – osserva Miozzo – è che io non ho ancora letto un documento che faccia un’analisi scientifica di quanto è accaduto in questi 3 anni. Forse qualcuno dovrebbe muoversi su questo fronte”.