Le femmine di macaco riducono le reti sociali man mano che invecchiano, concentrandosi solo sulla stretta cerchia di connessioni già esistenti. Ne parla uno studio condotto da un team internazionale guidato dall’Università di Exeter.
I ricercatori hanno osservato i macachi perché questi animali rappresentano uno dei parenti più stretti dell’umanità e in particolare, lo studio si è concentrato sui macachi rhesus a Cayo Santiago, conosciuta come “Monkey Island“, a Porto Rico.
Dalla ricerca emerge che laddove vivono le scimmie più anziane, questo influenza la coesione generale e la connessione dei gruppi. Ma la scoperta non avviene dall’osservazione della realtà – dato che le popolazioni di macachi osservate non avevano più del 20% di individui vecchi – ma da simulazioni al computer.
Gli scienziati hanno creato un modello computerizzato che simulava l’effetto di proporzioni più elevate di vecchi macachi e hanno riscontrato un calo della coesione e della connessione della rete. I ricercatori avevano informazioni su sei gruppi di scimmie raccolte in otto anni, per un totale di 19 reti sociali.
“La prima cosa che abbiamo scoperto è che le femmine anziane di macaco non sono buone ‘influencer’: avendo meno amici, le femmine anziane sono meno in grado di trasmettere conoscenze ed esperienze al di fuori dei loro circoli sociali immediati. Abbiamo riscontrato conseguenze davvero sostanziali per la struttura della rete, che potrebbe influenzare cose utili come la trasmissione e la cooperazione delle informazioni e potrebbe anche limitare la diffusione della malattia“, spiega Lauren Brent, dell’ Università di Exeter.
Negli esseri umani, l’invecchiamento della popolazione è destinato a essere una delle trasformazioni sociali più significative del XXI secolo. Con la popolazione umana globale di ultrasessantenni che dovrebbe raddoppiare entro il 2050, i risultati suggeriscono che le strutture sociali, la coesione e la connessione potrebbero cambiare in modo significativo.