L’agenzia spaziale russa ha definito quando avverrà il lancio della capsula Soyuz MS-23 verso la Stazione Spaziale Internazionale. E’ prevista al momento il 24 febbraio la partenza della navicella che riporterà sulla Terra, a settembre, 2 cosmonauti russi e un astronauta americano.
Le indagini su una perdita di pressione relative al cargo Progress MS-21 hanno ritardato il lancio della Soyuz MS-23, mezzo di ritorno per Sergey Prokopyev, Dmitry Petelin e Frank Rubio, che in precedenza avrebbero dovuto rientrare il 20 febbraio con la Soyuz MS-22, danneggiata da una perdita a metà dicembre.
La decisione di Roscosmos di deorbitare il cargo Progress MS-21 domani ha aperto la strada al successivo lancio della Soyuz.
Roscosmos ha proposto il 24 febbraio come data di liftoff dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
L’agenza spaziale russa ha affermato che il modulo Progress danneggiato è stato isolato dal resto della stazione e che continua a non esserci alcuna minaccia per la sicurezza dei 7 membri dell’equipaggio a bordo (3 americani, 3 russi e un giapponese).
Di norma, i veicoli Soyuz sono progettati per trasportare astronauti, ma, in questo caso, la capsula Soyuz MS-23 verrà lanciata senza equipaggio. Lo scopo è sostituire la Soyuz MS-22, che ha subito una falla lo scorso dicembre e ha perso tutto il suo refrigerante, un problema che l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha fatto risalire a un impatto di micrometeoroidi.
MS-22 è ancora attraccata alla ISS ma è stata ritenuta non idonea a riportare gli astronauti sulla Terra, salvo il caso estremo di evacuazione d’emergenza. Quindi MS-23 sarà il mezzo di rientro “di soccorso” per l’equipaggio di MS-22, cioè Sergey Prokopyev e Dmitry Petelin, e Frank Rubio della NASA.