Stazione Spaziale: gli Emirati rivelano i dettagli della prima missione araba di lunga durata

La missione verrà lanciata con una capsula Crew Dragon di SpaceX dal Kennedy Space Center
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Il Centro Spaziale Mohammed Bin Rashid di Dubai (MBRSC) ha annunciato i dettagli della seconda missione con equipaggio del Programma Astronauti degli Emirati Arabi Uniti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Con lancio in programma il 26 febbraio, sarà la prima missione di astronauti arabi di lunga durata: pronto al liftoff Sultan al-Neyadi come astronauta principale e Hazzaa al-Mansoori come backup.

La missione Crew-6

La missione Crew-6 verrà lanciata con una capsula Crew Dragon di SpaceX dal Kennedy Space Center della NASA in Florida. Insieme all’astronauta emiratino Sultan al-Neyadi come specialista di missione, l’equipaggio comprende gli astronauti della NASA Stephen Bowen e Warren Hoburg e il cosmonauta Roscosmos Andrey Fedyaev, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale WAM.

La missione renderà gli Emirati Arabi Uniti l’11° Paese a inviare astronauti in una missione di lunga durata sulla ISS.

Una migliore comprensione dello Spazio

Salem Al Marri, direttore generale di MBRSC, ha affermato che le missioni spaziali di lunga durata svolgono un ruolo cruciale nel “promuovere la nostra comprensione dello Spazio e la nostra capacità di esplorarlo e utilizzarlo in futuro“. “Cinque anni dopo, non solo abbiamo portato nello Spazio il primo astronauta degli Emirati Hazzaa al-Mansoori, ma siamo anche pronti a inviare nello Spazio Sultan al-Neyadi per un periodo di sei mesi“.

Crew-6 fa parte della Expedition 69, con i cosmonauti di Roscosmos Nikolai Chub e Oleg Kononenko e l’astronauta della NASA Loral O’Hara che si uniranno al team in date successive.

Tra i compiti di Expedition 69 anche l’installazione delle parti finali di iROSA, i pannelli solari roll-out, oltre a condurre esperimenti e ricerche scientifiche.

Una volta a bordo della ISS, Sultan avrà un fitto programma di esperimenti da eseguire, dedicando anche tempo alle interazioni dal vivo con vari enti, università e scuole.

Il direttore generale di MBRSC ha svelato il logo della patch UAE Mission 2, dove è presente un omaggio al padre fondatore degli Emirati Arabi Uniti, il defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan.

patch missione emirati

Ispirata alla prima patch con il logo della missione, la seconda patch ritrae Sultan al-Neyadi mentre guarda lo sceicco Zayed, sullo sfondo la Stazione Spaziale Internazionale, la Terra e lo Spazio.

Ricerca scientifica

Durante le sue 4mila ore a bordo della ISS, Sultan al-Neyadi condurrà oltre 19 esperimenti e studi di ricerca avanzata in collaborazione con la NASA, l’Agenzia Spaziale Suropea (ESA), l’Agenzia Spaziale Canadese (CSA), l’Agenzia giapponese per l’esplorazione aerospaziale (JAXA) e il Centre national d’études spatiales (CNES) con diversi obiettivi: il sistema cardiovascolare, il mal di schiena, l’epigenetica, il sistema immunitario, la scienza dei fluidi, la biologia vegetale, la scienza dei materiali, l’analisi del sonno e le radiazioni.

Quarantena prima del lancio

Sia al-Neyadi che al-Mansoori verranno sottoposti ad una quarantena di 2 settimane prima del lancio, in preparazione alla missione.

Gli astronauti della missione Crew-6 si recheranno poi al Kennedy Space Center 6 giorni prima del lancio. Un giorno prima del liftoff, l’equipaggio proverà le tute spaziali su misura e condurrà una prova al sito di lancio, entrando nella capsula e sottoponendosi a tutti i controlli necessari.

Parlando della prossima missione, Sultan al-Neyadi ha dichiarato: “Con la seconda missione sulla ISS, stiamo alzando i limiti delle nostre ambizioni e alzando sempre più in alto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti. Questa missione rappresenta un’opportunità unica per gli Emirati Arabi Uniti di contribuire alla comunità spaziale internazionale e far progredire la nostra comprensione dell’universo. Sono grato per il supporto e la formazione forniti dalla NASA e dai nostri partner internazionali, e sono entusiasta di creare insieme nuove pietre miliari durante questa missione“.

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