Strada Regia delle Calabrie: la percorse anche Cicerone

Numerose le storie legate a questo percorso, di enorme valore culturale. Sulla strada Regia delle Calabrie passò anche Cicerone
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La Strada Regia delle Calabrie di epoca Settecentesca sorge in parte sul tracciato della “Capua-Regium” o “Via Popilia”, la più lunga strada di epoca romana in territorio italiano, ma anche la meno documentata. Sono ancora molti i resti ancora visibili della “Via Popilia”. In particolare nel tratto subito dopo il fiume Sele, in territorio del Comune di Serre, sono visibili ampi tratti del lastricato di epoca romana.

Numerose le storie legate al tessuto sociale ma soprattutto ad un Patrimonio Culturale tutto da scoprire. La fontana oggi esistente nella piazza e l’edificio che ospitava la taverna settecentesca, lasciano chiaramente intendere che questo luogo doveva coincidere proprio con la stazione di posta di epoca romana.

Cicerone sulla Strada Regia delle Calabrie

Esiste anche una testimonianza del passaggio e della sosta in questi luoghi di Cicerone, che si fermò per assaggiare le salsicce “lucaniche” da lui molto gradite. Quella fontana era, con ogni probabilità, la fonte alla quale si dissetò Cicerone che era di passaggio lungo la strada Regia delle Calabrie.  Con questo progetto ritornano a diventare centrali borghi, chiese, siti archeologici, palazzi nobiliari. Ben quarantaquattro i comuni che hanno firmato il Protocollo D’Intesa.

Un percorso in cui è possibile trovare la Fontana della Regina Margherita, le sorgenti di Cicerone, ponti meravigliosi del ‘700 con cappelle antiche. Insomma veri capolavori dell’arte italiana sconosciuti, tutti da scoprire.

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