Terremoto Turchia e Siria, “intere cittadine rase al suolo”: madre e figlie salvate dopo 33 ore sotto le macerie

Mentre il bilancio di vittime e feriti continua a salire di ora in ora, arrivano anche delle buone notizie dalla Turchia devastata dal terremoto
MeteoWeb

È salito a oltre 5.300 morti il bilancio complessivo, fra Turchia e Siria, del potente terremoto che ieri ha colpito i due Paesi. In Turchia, secondo l’agenzia per la gestione delle emergenze, i morti hanno superato i 3.700 e i feriti sono oltre 22mila. In Siria, il bilancio nelle zone controllate dal governo è di 800 morti e 1.400 feriti, mentre nel nord-ovest controllato dai ribelli il bilancio fornito dai Caschi bianchi è di almeno 800 morti e oltre 2.200 feriti.  

Madre e figlie salvate dopo 33 ore sotto le macerie  

In queste ore di disperazione e morte, arrivano anche delle buone notizie dalla Turchia devastata dal terremoto. Una madre e le sue due figlie sono state estratte vive dalle macerie sotto le quali erano sepolte da circa 33 ore ad Hatay, una delle zone più colpite dal sisma. Lo rende noto Anadolu facendo sapere che mentre venivano trasportate in ospedale, il cuore di una delle figlie ha smesso di battere ma la ragazza è stata successivamente rianimata. Ankara ha fatto sapere che le persone messe in salvo dopo i violenti terremoti sono almeno 8000.  

Anche un adolescente di 15 anni, Mahmut Nebi Uygul, è stato salvato dopo essere rimasto sepolto sotto le macerie per 35 ore ad Adiyaman, città nel sud-est della Turchia. Lo rende noto l’agenzia Anadolu facendo sapere che il ragazzo è stato trasferito in ospedale dove si trova anche il fratello più grande che era stato salvato in precedenza. 

Vigili del Fuoco italiani in Turchia: “intere cittadine rase al suolo” 

‘Abbiamo visto cittadine rase al suolo con palazzi completamente distrutti”. E’ il racconto di un vigile del fuoco italiano che fa parte del primo contingente italiano arrivato in Turchia dopo i violenti terremoti di ieri. Il gruppo è composto da oltre 50 Vigili del Fuoco tra operatori Usar (Urban search and rescue), esperti nelle operazioni di soccorso in scenari urbani, cinofili, esperti strutturisti e 10 sanitari dell’Asl Toscana. I Vigili del Fuoco provengono da Lazio e Toscana.

Il team, che opererà sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile, è decollato dall’aeroporto di Pisa, è equipaggiato con le più avanzate attrezzature in uso al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e ha un’autonomia logistica che permetterà di operare ininterrottamente per circa 6 giorni. Arrivato questa mattina alle 6 nella base di Incirlik nella città di Adana, il gruppo si trova ora ad Antiochia dove sta attendendo indicazioni dalle autorità locali per iniziare le operazioni di soccorso. I Vigili utilizzano degli equipaggiamenti e delle attrezzature speciali per la ricerca e il soccorso, come geofoni, robot, termocamere, search-cam, e sono inoltre addestrati a fornire immediatamente il supporto vitale di Base (Bls).  

Almeno 4 europei dispersi 

Oltre all’italiano Angelo Zen, almeno 4 europei risultano dispersi nelle zone colpite dal terremoto in Turchia. Non si trova un cittadino danese, ha riferito il Ministero degli Esteri di Copenaghen all’emittente televisiva Dr, riporta Sky News. Sono dispersi anche tre britannici, ha comunicato alla Camera dei Comuni il Ministro degli Esteri James Cleverly sottolineando che il Crisis Response Hub del Foreign Office sta lavorando per dare sostegno ad almeno 35 cittadini britannici che si trovano nelle zone colpite. Due austriaci sono morti e i loro corpi sono stati recuperati nella provincia di Kahramanmaras, ha segnalato il Ministero degli Esteri austriaco.

 

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