Risolta anomalia del satellite SWOT della NASA, la causa rimane un mistero

Uno strumento si è spento improvvisamente a fine gennaio
MeteoWeb

Una missione multi-agenzia che intende mappare l’acqua della Terra con dettagli eccezionali è tornata operativa a seguito di un problema con uno strumento. La NASA e l’agenzia spaziale francese (CNES) hanno trovato una soluzione per attivare il principale strumento scientifico del satellite Surface Water and Ocean Topography (SWOT): KARIN (Ka-band Radar Interferometer) si è spento improvvisamente a fine gennaio.

Il team ha scelto di utilizzare un’unità di alimentazione di riserva per fare funzionare KARIN, ha dichiarato la NASA in un aggiornamento. “L’unità di backup è stata scelta per accelerare il ripristino delle operazioni e per ridurre al minimo il rischio complessivo per la missione,” hanno precisato i funzionari.

Gli esperti della NASA non hanno rivelato la causa dell’anomalia che ha colpito il sensore chiave della missione SWOT, che consiste nel mappare le acque superficiali per vedere come i cambiamenti climatici influenzano i livelli idrici della Terra.

KARIN include antenne gemelle che funzionano a circa 10 metri di distanza, o metà della lunghezza di un campo da tennis. Una delle antenne genera un impulso radar che si riflette sulla Terra, poi entrambe le antenne captano il segnale.

La missione di SWOT

Il satellite SWOT è stato lanciato con un razzo Falcon 9 SpaceX dalla Vandenberg Space Force Base in California il 16 dicembre. Il veicolo multi-agenzia è co-guidato dalla NASA e dall’agenzia spaziale francese (CNES). Misurare i livelli dell’acqua è fondamentale per aiutare a comprendere in che modo l’anidride carbonica, un gas a effetto serra, svolge un ruolo nel riscaldamento globale che influisce sui livelli dell’acqua.

Una volta pronto per le operazioni (probabilmente a luglio) SWOT dovrebbe esaminare 2,1 milioni di km di fiumi, insieme a coste e milioni di laghi difficili da studiare da vicino. La NASA prevede inoltre di rendere le informazioni disponibili al pubblico, insieme a strumenti intuitivi, per incoraggiare le comunità a utilizzare le informazioni per pianificare e monitorare i livelli idrici locali.

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