Ciclone Freddy: scia di distruzione in Malawi e Mozambico, almeno 71 morti | FOTO

Freddy è una delle tempeste più forti mai registrate nell'emisfero australe
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MeteoWeb

Mozambico e Malawi sono in ginocchio dopo il passaggio del ciclone Freddy, che ha attraversato l’Africa meridionale per la 2ª volta in un mese durante lo scorso fine settimana, lasciando una scia di distruzione e provocando la morte di almeno 71 persone. Freddy è una delle tempeste più forti mai registrate nell’emisfero australe e potrebbe essere il ciclone tropicale più duraturo, secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Sabato ha colpito il Mozambico centrale, strappando i tetti degli edifici e provocando inondazioni diffuse nei pressi del porto di Quelimane, prima di spostarsi nell’entroterra verso il Malawi con piogge torrenziali che hanno causato frane. Secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla Croce Rossa, le vittime del ritorno di Freddy in Malawi sono almeno 66. “Il ciclone tropicale Freddy ha provocato 66 morti, 93 feriti e 16 dispersi in Malawi, colpendo più di 2.115 persone”, ha scritto su Twitter.

Il Presidente del Malawi ha dichiarato lo stato di calamità nazionale in alcuni distretti del Paese. La misura include la città di Blantyre, colpita dal potente ritorno della tempesta. Il capo dello Stato, Lazarus Chakwera, “ha preso atto con profonda preoccupazione della devastazione che il ciclone Freddy sta portando nella maggior parte dei distretti e ha dichiarato lo stato di calamità nazionale nella regione meridionale“, recita una nota della presidenza.

Almeno 5 persone sono morte in Mozambico, secondo quanto confermato dalle autorità, mentre è in corso una valutazione dei danni. Il bilancio non è ancora certo, in quanto l’alimentazione elettrica e i collegamenti telefonici sono stati interrotti in alcune parti dell’area colpita.

Il Mozambico ha registrato le precipitazioni di un anno nelle ultime 4 settimane, suscitando la preoccupazione che i fiumi possano rompere gli argini e causare inondazioni su vasta scala.

Il Malawi ha combattuto l’epidemia di colera più mortale della sua storia e le agenzie delle Nazioni Unite hanno avvertito che la situazione potrebbe peggiorare a causa delle forti piogge causate da Freddy.

La rotta del ciclone Freddy

Il ciclone si è abbattuto su Mozambico e Malawi durante il fine settimana. È la seconda volta che il ciclone da record, che dalla fine di febbraio sta causando distruzione nell’Africa meridionale, approda nell’Africa continentale. Durante la sua traversata dell’oceano ha colpito anche gli Stati insulari del Madagascar e della Riunione. Il ciclone si è intensificato per ben 7 volte e ha registrato la più alta energia ciclonica accumulata, o ACE, più di un’intera stagione tipica degli uragani statunitensi. Freddy si è sviluppato nei pressi dell’Australia all’inizio di febbraio e ha attraversato tutto l’Oceano Indiano meridionale. È destinato a diventare il più lungo ciclone tropicale mai registrato. L’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite ha convocato un gruppo di esperti per stabilire se ha superato il record di 31 giorni stabilito dall’uragano John nel 1994.

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