Le strutture, utilizzate in precedenza per isolare e trattare i casi positivi di COVID-19 e i contatti stretti, sono diventate un simbolo del costo umano della politica di Pechino, che è stata abbandonata a dicembre in seguito alla crescente frustrazione dell’opinione pubblica per le misure draconiane. Le immagini sollevano interrogativi sui piani del governo cinese per il dopo-pandemia, per le strutture ormai abbandonate. Le autorità provinciali di Guangdong, Shandong e Sichuan non hanno risposto alle richieste di commento dei giornalisti.
I tentativi di contattare la Commissione nazionale di sanità della Repubblica Popolare Cinese (NHC) non hanno avuto successo. A dicembre, tuttavia, l’NHC ha invitato i governi locali a «riqualificare» i centri di quarantena in ospedali con strutture che includano la terapia intensiva.