La ISS accende i propulsori per schivare spazzatura spaziale, è la 2ª volta in pochi giorni

Il cargo russo Progress MS-22 ha acceso i suoi propulsori per 135 secondi per spostare la Stazione Spaziale Internazionale
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Ieri, martedì 14 marzo, la Stazione Spaziale Internazionale ha dovuto eseguire una manovra per schivare un altro pezzo di spazzatura spaziale. L’agenzia spaziale federale russa Roscosmos ha riferito che l’operazione è avvenuta alle 14:54 ora di Mosca, cioè alle 12:54 ora italiana. Il cargo russo Progress MS-22 attualmente attraccato al laboratorio orbitante ha acceso i suoi propulsori per 135 secondi per spostare la Stazione e regolare la sua altitudine media a 419 km sopra la superficie terrestre.

E’ la seconda volta che ciò accade in pochi giorni: la ISS ha dovuto eseguire una simile manovra il 6 marzo. La stessa capsula Progress ha acceso i propulsori per 6 minuti per evitare una possibile collisione con un satellite commerciale per imaging.

Le manovre per evitare i detriti

Secondo un rapporto della NASA del 2022, la ISS ha dovuto eseguire manovre simili per schivare satelliti e detriti tracciabili per un totale di 32 volte dal 1999, fino al momento della pubblicazione del rapporto.

Nel 2022, la ISS ha dovuto eseguire 2 diverse manovre per schivare detriti creati da un test russo su armi anti-satellite (ASAT) condotto nel novembre 2021 e condannato dalla comunità internazionale.

La spazzatura spaziale, un problema pressante

Incidenti simili hanno forzato la cancellazione di passeggiate spaziali e costretto gli astronauti a rifugiarsi a bordo della ISS. La frequenza di questi incidenti sta aumentando con l’incremento dell’attività dei voli spaziali in tutto il mondo. L’orbita terrestre bassa continua a diventare sempre più affollata di satelliti e spazzatura spaziale, tanto che un gruppo di scienziati della NASA e altri esperti stanno ora chiedendo un trattato internazionale per affrontare il pericoloso problema dei detriti orbitali. Ad oggi, una soluzione fattibile deve ancora essere trovata.

Il problema dei detriti orbitali può solo peggiorare: man mano che più spazzatura spaziale invade l’orbita terrestre, aumenta il rischio di collisioni tra detriti e tali scontri creerebbero ancora più frammenti.

La NASA prevede di fare operare la ISS fino al 2030: a quel punto deorbiterà il laboratorio, che brucerà in atmosfera, con una fine infuocata sull’oceano.

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