La Russia sta indagando sulla possibilità che sia stato un difetto di fabbricazione a causare recentemente perdite di refrigerante da 2 dei suoi veicoli spaziali nell’arco di 2 mesi. Il 14 dicembre 2022, una capsula Soyuz attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale ha perso tutto il suo refrigerante nello Spazio, un problema che i funzionari russi hanno attribuito a un probabile impatto di micrometeoroidi.
In seguito, l’11 febbraio, un cargo Progress ha generato una perdita. Roscosmos ha legato la questione a una “influenza esterna“, forse un problema riscontrato durante il varo nell’ottobre 2022. Questo però è ben lungi dall’essere un verdetto finale.
Le perdite dai veicoli spaziali Soyuz e Progress
Gli incidenti a distanza ravvicinata hanno spinto l’agenzia spaziale russa Roscosmos a dare un’occhiata più da vicino ai processi di produzione dei veicoli spaziali, secondo Joel Montalbano, responsabile del programma ISS della NASA.
“Oltre a detriti orbitali micrometeoroidi, il team e Roscosmos ed Energia, stanno indagando sulla produzione,” ha detto Montalbano durante una conferenza stampa sul rientro della missione Crew-5. Energia è l’appaltatore principale del programma di volo spaziale umano della Russia: la società costruisce sia le capsule Soyuz che i cargo Progress.
Roscosmos ha ritenuto che la Soyuz MS-22 danneggiata fosse inadatta a trasportare i suoi 3 membri dell’equipaggio – Frank Rubio della NASA e i cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitry Petelin – sulla Terra, tranne nel caso di un’evacuazione di emergenza della ISS. Così, il mese scorso, la Russia ha lanciato una Soyuz sostitutiva, MS-23.
Montalbano ha detto che la NASA è fiduciosa, ma l’agenzia terrà gli occhi aperti per eventuali nuovi sviluppi.
La Soyuz MS-22 ha trasportato Rubio, Prokopyev e Petelin sulla ISS nel settembre 2022. Il trio avrebbe dovuto tornare sulla Terra questo mese, ma la questione delle perdite ha rimandato il loro rientro a settembre. Il viaggio sarà effettuato con la Soyuz MS-23.
I rientri dei veicoli danneggiati
Il veicolo MS-22, nel frattempo, dovrebbe rientrare alla fine di questo mese, senza equipaggio. Sfortunatamente, il pezzo della navicella spaziale in cui si è verificata la perdita andrà perso durante il rientro nell’atmosfera terrestre, ha detto Montalbano, quindi gli ingegneri non potranno esaminare da vicino l’hardware danneggiato.
Lo stesso vale per il cargo Progress: il veicolo ha lasciato la ISS il mese scorso, bruciando in atmosfera. Tali veicoli, infatti, non sono progettati per sopravvivere al rientro.