L’Italia si appresta a chiudere domani un mese di Aprile particolarmente freddo e piovoso in tutto il Paese. Il grande interrogativo è se questo trend proseguirà anche a Maggio o se tornerà il caldo: ebbene, in base agli ultimi aggiornamenti dei modelli, possiamo dire senza alcuna ombra di dubbio che la tendenza almeno per la prima decade del mese di Maggio è ancora rivolta al freddo anomalo e al forte maltempo. Il primo brusco peggioramento sarà proprio quello del 1° maggio, quando un violento ciclone attraverserà l’Italia determinando una lunga fase di freddo e maltempo che si trascinerà per gran parte della prossima settimana.
Ma all’orizzonte c’è un’altra irruzione fredda e perturbata tra l’8 e il 10 maggio, per la concomitanza tra il transito di un ciclone Mediterraneo a Sud e l’arrivo di correnti fredde da Nord/Est. Le prospettive sono ancora perturbate, e c’è grande preoccupazione per il regolare svolgimento del Giro d’Italia che partirà sabato 6 maggio in Abruzzo con una cronometro lungo la Costa dei Trabocchi, da Fossacesia Marina a Ortona. Domenica 7 maggio nuova tappa tutta abruzzese da Teramo a San Salvo, poi lunedì 8 l’arrivo in Basilicata con la Vasto–Melfi e martedì 9 la prima tappa di montagna sull’Appennino, da Venosa a Lago Laceno, con tre scollinamenti ad oltre 1.000 metri di quota (Passo delle Crocelle, Valico di Monte Carruozzo e Colle Molella). Oggi è ovviamente ancora prematuro entrare nel dettaglio delle previsioni meteo tappa per tappa, ma in uno scenario di freddo anomalo e maltempo estremo sono proprio le tappe di montagna a preoccupare particolarmente per l’eventualità che le condizioni meteo siano tali addirittura da compromettere il regolare svolgimento della corsa.
Mercoledì 10 Maggio il Giro sarà ancora al Sud con l’Atripalda–Salerno, poi giovedì 11 maggio ci sarà una tappa spettacolare con partenza a Napoli e arrivo a Napoli dopo un giro mozzafiato intorno al Vesuvio e sulla Penisola Sorrentina. Le più grandi preoccupazioni meteorologiche, però, sono per il giorno successivo: venerdì 12 maggio infatti è in programma, sempre al Centro/Sud, uno dei “tapponi” più duri di tutta la corsa: 218 chilometri da Capua a Campo Imperatore con un dislivello di 3.900 metri e arrivo in quota a 2.130 metri di altitudine.
Il percorso prevede il transito da Castel di Sangro, un primo gran premio della montagna a 1.254 metri di altitudine a Roccaraso, poi la risalita fino al Gran Sasso d’Italia che oggi è letteralmente seppellito dalle eccezionali nevicate che si sono verificate ad aprile. Sono già in corso i lavori per liberare la strada in una vera e propria “corsa contro il tempo“, ma se nei giorni immediatamente precedenti alla tappa tornerà la neve com’è molto probabile, allora il transito dei corridori sarà davvero impossibile.
Sabato 13 Maggio il Giro si sposterà al Centro/Nord con la Terni–Fossombrone e domenica 14 ci sarà la seconda cronometro. stavolta in Romagna, da Savignano sul Rubicone a Cesena. Lunedì 15 primo meritato riposo, e poi inizierà la seconda parte del Giro tutta al Nord, su cui è impossibile oggi evidenziare qualsiasi scenario meteorologico. Di certo sono previste molte tappe ad alta quota sulle Alpi (già giovedì 19 maggio con il transito ai 2.469 metri del San Bernardo!) dove la situazione della neve è ancora critica, quindi un maggio freddo e piovoso – quindi nevoso in quota – potrebbe determinare ulteriori gravi problemi al regolare svolgimento del Giro d’Italia anche nelle tappe alpine. Su MeteoWeb avremo modo di parlarne in modo particolarmente approfondito seguendo l’evoluzione meteorologica giorno per giorno.
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