Una forte scossa di terremoto è stata avvertita alle 14:06 in Sicilia, in modo particolare a Catania, ma anche a Siracusa, Ragusa e Messina, con segnalazioni persino da Malta. Secondo i dati ufficiali INGV si è trattato di un evento magnitudo ML 4.4, avvenuto sulla costa catanese, ad una profondità di 17 km. “Si tratta di una magnitudo contenuta per un sisma di natura tettonica. La scossa è stata avvertita in tutta la Sicilia orientale e nelle zone interne fino a Caltagirone per la profondità e vicinanza alla costa dell’epicentro,” ha spiegato all’ANSA Raffaele Azzaro, sismologo dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. “Si tratta di un evento di natura tettonica legato molto probabilmente al lungo sistema di faglie che dal centro del mar Ionio si estende verso la Sicilia nella zona dell’Etna e di Aci Castello“.
Il terremoto è stato localizzato a 5 km da Aci Castello, 8 km da Valverde, 9 km da Acireale, 10 km da Catania, 54 km da Siracusa, 75 km da Reggio Calabria, 79 km da Ragusa, 80 km da Messina, 84 km da Modica, 87 km da Vittoria, 98 km da Gela e 100 km da Caltanissetta.
In un’intervista a fanpage.it, Azzaro ha spiegato perché la scossa sia stata sentita fino a quasi 70 chilometri di distanza. “La profondità è quella giusta, nel senso che 17 chilometri sono i valori che consentono una avvertibilità così ampia di un evento che alla fin fine non ha una magnitudo alta, anzi possiamo dire che non è stato nulla di che. Il contesto nel quale si è verificato il terremoto oggi è quello dinamico e sismo-tettonico della zona al largo della costa siciliana, sotto il livello del mare, dove si sviluppano sistemi di faglie che dal largo dello Ionio si avvicinano alla costa orientale della Sicilia per toccarsi proprio nella zona dove è avvenuto il terremoto. Ma queste sono considerazioni preliminari, poi i dati vanno perfezionati via via che si aggiungono nuove informazioni per migliorare le stime che abbiamo realizzato”.
La popolazione delle zone vicino all’epicentro si è riversata in strada. A Catania alcuni centri commerciali sono stati evacuati in via precauzionale. Diversi siti della zona industriale di Catania sono stati evacuati. Quasi tutti in seguito hanno ripreso nuovamente l’attività. Ai vigili del fuoco non è giunta al momento alcuna segnalazione di danni e/o crolli. Nessuna segnalazione è giunta all’INGV e alla sala operativa delle forze dell’ordine.
“A seguito dell’evento sismico registrato nel pomeriggio di oggi, 21 aprile, alle ore 14:06 in mare, al largo della costa di Catania, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con magnitudo 4.4, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate l’evento risulta avvertito dalla popolazione ma non sono al momento segnalati danni a persone o cose,” confermala Protezione Civile in una nota.
I Carabinieri del Nas di Catania stanno monitorando le strutture ospedaliere della zona interessata dal sisma per verificare eventuali criticità. Dai primi sopralluoghi non si evidenziano criticità.
Dopo il terremoto, sulla linea Messina-Catania-Siracusa la circolazione ferroviaria è stata sospesa in via precauzionale tra Giarre, Riposto e Bicocca, nel Catanese, per consentire la verifica dello stato della linea Nessun treno è fermo sulla linea. La linea è poi tornata pienamente operativa.
Terremoto scuote Catania, l’analisi INGV
L’evento di questo pomeriggio è avvenuto in un’area caratterizzata da una sismicità diffusa correlabile all’attività vulcanica dell’Etna e alle strutture tettoniche adiacenti, spiega l’INGV dedicando un approfondimento all’evento odierno.
Storicamente quest’area ha risentito gli effetti di terremoti avvenuti con epicentro prossimo a quello odierno: dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) si nota che l’evento più vicino a quello di oggi è quello del 1818 (Mw 6.3), localizzato a circa 10 km a NO. Altri terremoti rilevanti sono avvenuti nella Sicilia sud-orientale come quello del 1693, a circa 50 km a SO dell’epicentro odierno, Mw 7.3.
In base al modello di pericolosità per il territorio nazionale, la pericolosità sismica di questa area è considerata alta.
La mappa di scuotimento (SHAKE MAP) dell’evento di oggi calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al IV-V grado MCS.
Questo terremoto è stato ampiamente risentito nella Sicilia sud-orientale. Risentimenti diffusi sono evidenti infatti nelle province di Catania, Enna, Siracusa e Ragusa. Si evidenziano risentimenti minori nelle città di Messina e Reggio Calabria. Dai dati raccolti dai questionari inviati finora a “Hai sentito il terremoto?”, risultano risentimenti stimati, al momento, fino al V grado MCS.