Virgin Orbit, società di lancio di satelliti di Richard Branson, ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11 presso il tribunale fallimentare nel distretto del Delaware. La decisione arriva dopo il taglio di gran parte della forza lavoro e dopo la conferma di non essere in grado di ottenere finanziamenti sufficienti. Determinante il lancio fallito a gennaio che si è concluso con la distruzione del payload.
La situazione finanziaria e il lancio fallito
Virgin Orbit ha cercato per settimane di affrontare una difficile situazione finanziaria. La società, parte del Virgin Group del miliardario Richard Branson, ha sospeso le operazioni e licenziato la maggior parte dei suoi dipendenti già il 15 marzo mentre cercava di ottenere finanziamenti sufficienti per andare avanti. Alle difficoltà si è aggiunto il fallimento del lancio più recente, dallo Spaceport Cornwall in Inghilterra, il 9 gennaio, che ha provocato la perdita di 9 satelliti.
Virgin Orbit e le precedenti missioni
Prima della missione del 9 gennaio, che doveva diventare il primo lancio orbitale a decollare dal Regno Unito, Virgin Orbit aveva portato a termine con successo 4 missioni consecutive. Insieme, questi voli hanno portato in orbita un totale di 33 satelliti.
LauncherOne decolla sotto l’ala di un 747 modificato chiamato Cosmic Girl. L’aereo rilascia il razzo in alto nel cielo e LauncherOne si dirige poi verso l’orbita. Virgin Orbit ha definito questa strategia di lancio – impiegata anche da Virgin Galactic – più flessibile e reattiva rispetto all’uso dei tradizionali razzi lanciati verticalmente.