Una grande fetta di provincia di Forlì-Cesena resta inaccessibile a causa delle tante chiusure stradali sull’Appennino dopo l’alluvione che ha travolto l’Emilia Romagna. Sono isolati i comuni di Modigliana, Tredozio, Rocca San Casciano, Portico, Premilcuore, la frazione di Predappio Alta e di fatto anche Santa Sofia: in totale, sono isolati circa 13mila abitanti.
“Come sottolineato in sede di riunione con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile”, riporta in una nota la Prefettura di Forlì Cesena, “una delle principali criticità ancora registrate nel corso dell’emergenza è, tuttavia, il numero delle frane, che hanno interessato numerose arterie stradali. Da una mappatura effettuata in sede di Comitato Operativo Viabilità, costituito presso la Prefettura, è emersa la sussistenza di 227 dissesti che hanno causato complessivamente 42 interdizioni al transito di altrettante strade provinciali e 97 restringimenti di carreggiata. Per l’occasione, è incessante l’opera di pianificazione da parte dell’Esercito e della Provincia di interventi finalizzati a garantire, ove possibile, il ripristino della viabilità interdetta tramite soluzioni emergenziali, quali guadi temporanei dei corsi d’acqua e ponti mobili“.
“Al momento, nella provincia di Forlì-Cesena, sono complessivamente impegnate 266 unità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con 555 interventi attuati sin dall’inizio dell’emergenza, 183 dei quali soltanto nella giornata di oggi e 45 ancora in corso. Fondamentale è stato il supporto assicurato dai Volontari di Protezione Civile che, con 150 unità appartenenti al Coordinamento provinciale di Forlì-Cesena, 129 risorse provenienti da Associazioni nazionali di Protezione Civile mobilitate dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio e 74 unità delle Colonne mobili regionali, hanno messo in atto diverse attività di ripulitura delle strade e assistenza alla popolazione”. “Finora, sono circa 5.000 le persone evacuate, mentre quelle attualmente accolte nelle strutture allestite dai Comuni sono ancora quasi 700. A causa delle avverse condizioni meteo, gli 8 velivoli interforze messi finora a disposizione di tutto il territorio regionale hanno potuto svolgere soltanto 3 interventi di ricognizione dei territori isolati, con il recupero di due persone isolate, in difficoltà – continua la nota – Eccezionale è stato, inoltre, il dispiegamento di risorse per assicurare tutela alle persone con esigenze sanitarie. 687 sono stati gli interventi di assistenza medica e infermieristica messi in atto, e più di 100 sono state le persone evacuate da strutture sanitarie e psichiatriche e da residenze per anziani”.
“Grazie a specifici interventi effettuati su cabine elettriche strategiche, dislocate in provincia, sono state ripristinate le linee di oltre 30 mila utenti, e soltanto nel Comune di Premilcuore sono state riscontrate criticità nell’approvvigionamento di gas, adesso garantito con un dispositivo mobile di carro bombolaio – prosegue ancora la nota – Attesa l’indisponibilità dei servizi idrici, sono otto i Comuni che, allo stato, usufruiscono di un rifornimento straordinario di acqua attraverso sistemi di distribuzione con autobotti e sacchetti, questi ultimi trasportati per via aerea da parte dell’Esercito. Buone notizie provengono anche sul fronte del sistema viario autostradale, con la riapertura, a partire dalla giornata di domani, di due corsie per senso di marcia della A14″.
“Le non favorevoli condizioni meteorologiche registrate sin dalle prime ore di questa mattina hanno impegnato ulteriormente tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, che sono riuscite a garantire, seguendo un ordine di priorità d’intervento, l’incolumità della popolazione, già provata e duramente colpita, a causa degli eccezionali eventi atmosferici delle ultime settimane”.
Maltempo: in crescita i livelli dei fiumi a Modena
Stanno risalendo nel Modenese i livelli di fiumi e corsi d’acqua a causa delle precipitazioni in corso dopo il transito della piena e per questo è confermato il monitoraggio notturno del nodo idraulico. A farlo sapere è il comune di Modena in una nota in cui si precisa anche che qualora si raggiunga nella notte soglia 2, in serata o nella notte, si prevede la chiusura di Ponte Alto sul Secchia a Modena e ponte dell’Uccellino tra Modena e Soliera. Rimane chiuso invece il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido. Sempre nel Modenese ha invece riaperto nel pomeriggio, intorno alle 14.30, il ponte Pioppa sulla strada provinciale 11, sempre sul fiume Secchia. Riapre al transito anche il Ponte Motta sul fiume Secchia a Cavezzo, nel Modenese, sulla strada provinciale 468.
Restano ancora chiusi, fa sapere la Provincia, il ponte di Concordia e ponte Motta a Cavezzo, entrambi nella Bassa modenese. Nel territorio di Serramazzoni, sull’Appennino modenese, infine, ha riaperto al traffico la via via Giardini in località La Fontanina, dopo l’intervento di ripristino e messa in sicurezza dei tecnici della provincia di Modena a seguito di una frana.
A Faenza in calo il numero delle persone isolate, ancora 700 sfollati
“Il numero di persone isolate o in condizioni complicate, è sempre minore“, a Faenza. Il sindaco Massimo Isola fa il bilancio della situazione, annunciando per domani l’avvio dello ‘screening’ delle abitazioni da parte degli ordini professionali, per verificarne la sicurezza. Tra gli sfollati “tantissimi sono accolti in luoghi che rispondono ai loro bisogni nell’immediato: cibo, vestiti, coperte, medicine, supporto psicologico. Oggi abbiamo circa 700 faentini che sono lì, in questi spazi“. Ma il primo cittadino ci tiene a condividere, il primo riguarda la sicurezza nelle case. “Siamo consapevoli della voglia dei cittadini di riappropriarsi, velocemente, delle proprie abitazioni – dice – Abbiamo, però dovuto dirvi la verità: queste abitazioni oggi potrebbero essere estremamente pericolose. Lavori fatti in tempi troppo veloci possono portare a incidenti, che dobbiamo prevenire. Vi chiediamo cautela, attenzione, responsabilità”. A questo proposito, “gli ordini professionali, da domani, gratuitamente, setacceranno tutte le abitazioni più coinvolte – prosegue – e ci aiuteranno a dividere quelle sicure da quelle inagibili”.
10mila utenze senza elettricità
Nella serata del 19 maggio, sono ridotte a 10mila le utenze disalimentate in Emilia Romagna, mentre gli interventi proseguiranno anche nel corso della notte. La task-force messa in campo da Enel sta intervenendo, nonostante il perdurare di condizioni impervie e di difficile viabilità rallentino tuttora le operazioni di ripristino, riattivando la fornitura per la gran parte delle utenze inizialmente coinvolte. Allagamenti, esondazioni dei corsi d’acqua e frane hanno danneggiato – spiega la società – tratti di rete elettrica sul territorio regionale, causando interruzioni del servizio che in un primo momento hanno coinvolto oltre 50mila utenze.
La task force è composta da oltre 700 tecnici in campo. Sono stati utilizzati 170 gruppi elettrogeni e 9 power station per fornire alimentazione di emergenza e anche sei elicotteri per ispezionare le linee interessate dagli eventi e consentire il trasporto del personale e dei generatori. Il Gruppo Enel ha inoltre avviato una raccolta di fondi tra i dipendenti a favore delle popolazioni colpite dell’emergenza a cui l’azienda parteciperà con un ulteriore contributo dell’azienda e del top management, incluso l’amministratore delegato.
Situazione viabilità in Emilia Romagna: A14 tra Faenza e Forlì chiusa dalle 21
Sulla A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra Faenza e Forlì il traffico scorre ancora su una sola corsia per senso di marcia. Per questo motivo si registrano 12 km di coda in direzione sud e 2 km in direzione nord. Come nella nottata di ieri, riferisce Viabilità Italia, tra le 21 di stasera e le 8 di domani la A14 rimarrà chiusa al traffico tra Faenza e Forlì per consentire i lavori di ripristino del manto stradale. Conseguentemente i veicoli verranno deviati sulla SS 9. In alternativa per le lunghe percorrenze si consiglia di percorrere la A1 Milano-Napoli e la A24/A25 oppure la A16 Napoli-Canosa. Sull’A14 dir, in direzione di Ravenna tra Bagnacavallo e l’uscita per la SS 16 Adriatica si registrano 2 km di coda. Sulla sottostante SS16, la circolazione è rallentata a causa di allagamenti che non consentono il transito dei veicoli leggeri in entrambi i sensi di marcia, dal km 147+300 al 153+300. Pertanto le autovetture sono reinstradate nella direzione opposta o possono utilizzare la SS309 Romea verso nord o la A14 dir verso sud. Chiusi al km 148+000 gli svincoli in uscita sulla Via Faentina in tutte le direzioni per la viabilità secondaria che non riceve.
E’ ancora vigente il provvedimento del Prefetto di Ravenna che ha disposto il divieto di circolazione dei veicoli commerciali con massa superiore a 5 tonnellate su tutte le strade comunali, provinciali e statali della provincia di Ravenna – fatta eccezione per le autostrade e gli itinerari ad esse alternativi, fino a cessate esigenze (salvo rivalutazioni sulla base dell’evolversi della situazione); sono esclusi dal divieto i mezzi di soccorso e in genere tutti quelli utilizzati dagli attori del sistema di Protezione Civile per fare fronte all’emergenza. Fino al prossimo 22 maggio è vigente il divieto di circolazione per i veicoli di massa superiore alle 3,5 t sulla SS 3 bis Tiberina in direzione di Cesena. Pertanto all’uscita di San Sepolcro detti mezzi vengono indirizzati in direzione di Arezzo sulla SS 73 per raggiungere la A1 e proseguire in direzione di Bologna. Lungo la SS 71 tra il km 250+000 ed il km 244+800, provincia di Forlì-Cesena, a causa di una frana è interrotta la circolazione è interrotta per tutti i veicoli. Persiste la necessità di non recarsi nelle province di Forlì- Cesena e Ravenna dove la viabilità secondaria è ancora interessata dalla presenza di fango e di acqua e per lasciare libera la circolazione ai veicoli destinati al soccorso e al ripristino.
Resta sospesa la circolazione dei treni tra Faenza e Rimini
La circolazione ferroviaria è tornata pressoché regolare sulla linea ad alta velocità tra Firenze e Bologna, dopo la riprogrammazione dei giorni scorsi necessaria per gli effetti del maltempo sull’Emilia-Romagna. La circolazione resta sospesa sulla direttrice adriatica tra Faenza e Rimini. Fs informa inoltre che i lavori per il completo ripristino dell’efficienza dell’infrastruttura nell’intera tratta Bologna-Rimini richiederanno tempi più lunghi di quelli inizialmente ipotizzati, a causa della gravità dei danni alle che si sta evidenziando con il progressivo defluire delle acque. Al momento non è possibile definire la data di riattivazione del traffico ferroviario. Sospesa la circolazione anche sulle linee Bologna-Castelbolognese-Ravenna, Ferrara-Ravenna-Rimini, Faenza-Ravenna, Faenza-Lavezzola e Faenza-Marradi. Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Roma-Caserta-Foggia con un aumento dei tempi di percorrenza. È assicurata la circolazione dei treni Intercity notte, seppur con deviazioni di percorso che possono provocare maggiori tempi di viaggio fino a tre ore.