Frane e smottamenti generati dall’alluvione sulle colline del Ravennate, hanno isolato fattorie, allevamenti e campi mettendo a repentaglio la tenuta ambientale e occupazionale del territorio: lo afferma Coldiretti Ravenna, precisando come in molte località dell’Appennino, in particolare tra Casola Valsenio, Riolo Terme e Brisighella, le frane hanno interrotto le strade rurali e cancellato ettari di coltivazioni, dal grano ai vigneti ma anche interi frutteti.
A distanza di cinque giorni, si segnalano ancora aziende agricole e allevamenti irraggiungibili – come nel caso del giovane allevatore Marco Unibosi di Casola Valsenio – alimentati solo grazie alla consegna aerea di fieno da parte dell’Aeronautica Militare. Ci sono inoltre interi raccolti destinati a marcire nell’abbandono per l’impossibilità di arrivare fisicamente nei campi. Si contano danni per centinaia di milioni di euro, secondo un primo monitoraggio della Coldiretti.
“La situazione della collina è drammatica: è necessario intervenire rapidamente innanzitutto per ripristinare i collegamenti poi per ristabilire la sicurezza idrogeologica del territorio investendo in prevenzione,” ha dichiarato il presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte.