Alluvione Romagna, sale a 36.600 il numero degli sfollati

Alluvione Emilia Romagna: la maggior parte degli evacuati (27.775) arriva dal Ravennate, evacuato il 16% del territorio comunale di Ravenna
MeteoWeb

Più di 36.600 persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione in Emilia Romagna; la maggior parte, 27.775, nel Ravennate, poi 4.830 in provincia di Forlì-Cesena e 4.012 nel Bolognese, ha spiegato in conferenza stampa il vicepresidente della regione Irene Priolo. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 4.963 (di cui 3.652 nel Ravennate, 798 nel Bolognese, 509 nel Forlivese-Cesenate e 4 nel Riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Per quanto riguarda gli allagamenti, ai 58 segnalati ieri, se ne stanno aggiungendo alcuni nei comuni di Conselice, Lugo e Ravenna (zona nord). A Ravenna e in provincia evacuato il 16% del territorio comunale e quasi 15mila persone, un decimo del totale. Da considerare che Ravenna è il secondo comune d’Italia più esteso, dopo Roma. Continuano tutt’ora le evacuazioni preventive. Il sistema di accoglienza ha permesso 1.200 pernottamenti in 60 strutture alberghiere e 3mila persone accolte negli hub della Protezione Civile.

Ravenna lotta contro le acque da qualche migliaio di anni, è una storia lunghissima. Ieri è stata una delle giornate più brutte, dove c’è stato il serissimo rischio che la quasi totalità del territorio comunale di Ravenna potesse finire sott’acqua“. Lo ha detto, ai microfoni della Tgr Rai, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale. “Le opere che ci hanno salvato in questi giorni – dice – sono i fiumi uniti realizzati tra il ‘200 e il ‘700, il cavo Napoleonico, il Cer, la nostra rete di bonifica fatta dai braccianti cooperatori fra 800 e 900, noi dobbiamo essere all’altezza della nostra storia“. “Sono state messe in campo – dice il sindaco – moltissime azioni idrauliche per evitare l’allagamento di tutta la città, alcune hanno funzionato, altre no, quindi anche oggi abbiamo dovuto allargare le zone di evacuazione”.

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