Una chiazza di colore verde fosforescente è comparsa oggi sul Canal Grande di Venezia, all’altezza del Ponte di Rialto. Sembrerebbe ricalcare dimostrazioni ambientaliste avvenute in altre città, ma al momento non risultano rivendicazioni. La città lagunare è presa d’assalto dai turisti, come ogni fine settimana. Inoltre, oggi si sta svolgendo la “Vogalonga”, regata non competitiva che percorre anche il Canale Grande. Il Prefetto di Venezia si è subito attivato ed ha convocato una riunione urgente di coordinamento tra le varie forze di Polizia della città, per risalire all’origine del fenomeno e decidere le azioni da intraprendere.
“Il prefetto ha convocato una riunione urgente con le forze di polizia per approfondire l’origine del liquido“. Lo fa sapere, con un post su Facebook, il governatore del Veneto Luca Zaia. L’Arpa Veneto ha spiegato, sempre su twitter, di essere “sul posto per accertamenti ambientali con vigili del fuoco e Polizia Municipale“. I ragazzi di Ultima Generazione precisano in una nota ufficiale di non avere nulla a che fare con quanto accaduto a Venezia, escludendo così le ipotesi in tal senso.
Il precedente artistico del 1968
Riporta alla memoria una storica performance dell’artista argentino Nicolas Garcia Uriburu la comparsa della chiazza di colore verde fluorescente avvenuta stamani sul Canal Grande di Venezia, vicino al ponte di Rialto. Nel 1968, in occasione della Biennale d’arte, Uriburu “colorò” di verde le acque del canale utilizzando un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell’acqua. Un’operazione spettacolare che invitava a prendersi cura dell’ambiente, usando un colore, il verde appunto, simbolo dell’ecologia universale. Nel corso della sua attività Uriburu, morto nel 2016, ha eseguito in seguito altre performance simili, nel 1989 colorando in verde l’acqua di una delle fontane che circondano la piramide del Grand Louvre e l’acqua della fontana del Trocadero, a Parigi, il Rio de la Plata, il Riachuelo di Buenos Aires.