Venezia, svelato cosa ha colorato di verde Canal Grande: nessuna rivendicazione | FOTO e VIDEO

Sarebbe un liquido 'tracciante' il responsabile della colorazione verde delle acque di Canal Grande a Venezia, secondo i primi accertamenti dal tavolo convocato dal Prefetto
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La Polizia di Stato ha svelato cosa ha provocato la colorazione verde delle acque di Canal Grande a Venezia questa mattina. Risulterebbe essere un ‘tracciante‘, ossia un liquido che viene usato in genere quando c’è una perdita di acqua per comprenderne il tragitto seguito. Al momento non c’è stata nessuna rivendicazione, aggiunge la Polizia di Stato. In un comunicato spiega che questa mattina, “alle ore 9.30 circa, nelle vicinanze del Ponte di Rialto, è stata riscontrata una colorazione verde del bacino acqueo” e “a seguito dei primi accertamenti, condotti dai Vigili del Fuoco, insieme alla Polizia locale di Venezia e all’Arpav (l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, ndr), il prefetto di Venezia ha disposto l’effettuazione di una riunione di coordinamento interforze in questura nell’ambito della quale Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale di Venezia e Vigili del Fuoco hanno messo a fattore comune le informazioni acquisite e gli accertamenti svolti sull’evento al fine di individuarne le cause e le conseguenti azioni da intraprendere”.

In particolare, prosegue la nota, “allo stato attuale, la sostanza sembrerebbe da considerarsi un ‘tracciante’, ovvero un liquido che viene immesso in tutte quelle circostanze ove si verifica una perdita di acqua per comprenderne il tragitto seguito. L’azione – spiega la Polizia – al momento non è stata rivendicata e in base agli accertamenti condotti dai Vigili del Fuoco non sono emerse situazioni di pericolo per la salute della popolazione“. Sono in corso, con l’apporto di tutte le componenti della riunione tecnica di coordinamento effettuata, tutti gli accertamenti necessari a chiarire la natura e le cause dell’evento.

Nelle more degli sviluppi, il prefetto di Venezia Michele di Bari, d’intesa con il questore, ha disposto un’intensificazione della vigilanza in ambito lagunare al fine di monitorare eventuali criticità e prevenire ulteriori episodi analoghi. Nella giornata di domani, conclude la nota, anche in relazione all’evolversi della situazione, il prefetto di Venezia terrà una nuova riunione.

Venezia, il Canal Grande diventa verde fosforescente

Zaia: “non c’è pericolo ma rischio emulazione”

Nessun pericolo di inquinamento dalla chiazza verde fluorescente apparsa a Venezia, ma “è il rischio emulazione che più mi preoccupa“. Lo ha detto all’ANSA il Presidente del Veneto, Luca Zaia, a proposito dell’episodio di stamani. “Venezia, come altri luoghi simbolo del Veneto – ha spiegato Zaia – hanno una tale visibilità che gesti come quello di oggi potrebbero diventare la vetrina per sempre più ‘personaggi’ in cerca di clamore. Bene ha fatto la Prefettura a convocare immediatamente una riunione d’urgenza, mettendo attorno ad un tavolo le varie forze dell’ordine. Serviva un primo segnale compatto di risposta, ora attendiamo le indagini per capire meglio quello che è accaduto”.

Zaia ha riferito che “i tecnici dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente, l’Arpav, hanno prelevato l’acqua colorata effettuando dalla tarda mattina le prime analisi. Il liquido verde sembra essere un composto organico colorante utilizzato per ispezioni idriche o in speleologia. Se verrà confermato potremo tirare un sospiro di sollievo: questi composti si usano solitamente anche nelle falde, senza alcun pericolo per la salute umana. Resta il fatto che purtroppo Venezia è diventata palcoscenico di azioni ben sopra le righe: servono risposte adeguate e forti. Dobbiamo tutelare la città, i beni monumentali, il diritto di tutti – ha concluso – di poter godere delle bellezze storiche senza sfregi di singoli scalmanati“.

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