L’Etna scalda i motori dopo l’esplosione avvenuta il 14 maggio e l’incremento del tremore vulcanico che si osserva in queste ore. Così, la Protezione Civile della Regione Siciliana ha fatto scattare l'”allerta rossa” per “l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava“. Il capo del Dipartimento, Salvo Cocina, ha inviato i “Comuni ad attivare i Centri operativi comunale, le proprie strutture e il volontariato nonché le misure previste nel Piano di Protezione Civile”.
L’INGV, Osservatorio Etneo, di Catania, ha registrato, dal punto di vista sismico, a partire dalle 13.30, dopo una breve fase di diminuzione, una nuova fase di incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, ma a causa della copertura nuvolosa nella zona sommitale dell’Etna non è possibile effettuare osservazioni tramite la rete di video sorveglianza. La simulazione dell’eventuale dispersione delle ‘ceneri’ vulcaniche indica una direzione verso i quadranti orientali. L’attuale quadro eruttivo sull’Etna non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania. L’allerta per i voli, il Vona, è attualmente giallo.
Dalle ore 17, l’INGV-OE ha osservato un’attività esplosiva dal cratere Bocca Nuova. Al momento non si segnala emissione di cenere. Dal punto di vista sismico continua l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico su valori alti e la sorgente del tremore risulta localizzata tra crateri Bocca Nuova e Sud-Est. Dalle 16:44, inoltre, è in corso uno sciame sismico nell’area sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa. L’evento di maggiore energia, al momento di magnitudo 1.9, è stato registrato alle 17 dagli strumenti dell’INGV di Catania.