Per le piogge costanti e intense cadute dal 14 al 16 maggio in Basilicata, tutte le dighe hanno aperto gli scarichi di acqua. Inoltre nel Materano continua ad essere monitorato il fiume Basento, esondato in più punti nei campi circostanti, mentre dissesti idrogeologici si sono registrati in varie strade comunali e provinciali. Sono gli elementi che emergono dal report della Protezione Civile della Regione Basilicata.
Al momento solo il Basento, in località Torre Accio di Pisticci, è ancora sopra la soglia di allertamento ma il livello continua a scendere: dopo il picco di 6,44 metri del 16 maggio, che ha costretto la Protezione Civile a emettere allerta e il Comune a convocare il Coc, oggi è a 4,65 metri, con tendenza a scendere ancora. Resta comunque attivo il monitoraggio perché, come rileva la Protezione Civile, il Basento ”presentando gli argini rotti in più punti e verificandosi in fase di piena anche il fenomeno naturale dei fontanazzi, rientra tra i punti critici per rischio idraulico oggetto di continuo monitoraggio da parte delle strutture operative”.
Quanto alle dighe, per i prolungati e intensi afflussi idrici dovuti alle copiose precipitazioni, tutte quelle lucane hanno provveduto all’apertura dello scarico di fondo con conseguente rilascio di ulteriori portate in alveo, per contenere il sovralzo del livello idrico. Anche oggi sono aperti gli scarichi delle dighe di San Giuliano, Pertusillo, Monte Cotugno, Gannano, Camastra, Acerenza, Serra del Corvo, Conza. Per la viabilità, dai Comuni e dalla Provincia di Matera sono stati segnalati dissesti idrogeologici a Colobraro, Stigliano, Gorgoglione e in vari punti della viabilità provinciale (in alcuni casi anche immelmamenti).
Bardi: “situazione sotto controllo in Basilicata”
“La Regione ha attivato tempestivamente, in seguito alle forti precipitazioni piovose registrate in particolare nei giorni 14, 15 e 16 maggio, le azioni di monitoraggio degli invasi e dei corsi d’acqua, i sopralluoghi e la messa in sicurezza dei cittadini e della viabilità regionale a rischio frane e inondazioni, i sopralluoghi per la stima dei danni nel settore agricolo”. Lo sottolinea il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. “L’ufficio per la Protezione Civile – spiega – ha realizzato un report sulla situazione degli eventi pluviometrici, dei volumi scaricati dalle dighe (che si sommano agli afflussi idrici dovute alle precipitazioni) e le segnalazioni di criticità idrogeologiche pervenute in sala Sor da alcuni Comuni e dalla Provincia di Matera che, al momento, non registra segnalazioni tali da motivare una richiesta di stato di emergenza”.
“Sul fronte, invece, delle coltivazioni agricole – aggiunge Bardi -, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dalle associazioni di categoria e dalle diverse organizzazioni sindacali, l’ufficio Sostegno alle Imprese della direzione generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con i suoi tecnici, ha già iniziato ad effettuare gli opportuni sopralluoghi in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 102/2004 in previsione di una possibile richiesta al Masaf del riconoscimento della calamità naturale ‘alluvione’. La calamità di cui trattasi, è inserita nell’elenco delle catastrofi per le quali il Masaf, riscontrata la gravità, potrebbe riconoscere il carattere di eccezionalità dell’evento. Nei prossimi giorni l’Ufficio potrebbe attivare il modulo informatico di segnalazione dei danni sul portale Siarb come già avvenuto per altre calamità”.
Alla Regione Basilicata, rende noto l’ufficio per la Protezione Civile, è arrivata la richiesta di dichiarazione di stato di calamità naturale avanzata dal Comune di Pisticci per il proprio territorio “a causa dell’intensa e violenta perturbazione meteorologica del 16 e 17 maggio 2023“. Invece, sul fronte dello stoccaggio della riserva idrica nei bacini regionali, viene segnato un nuovo importante apporto con + 8 milioni di metri cubi in una settimana (fonte Anbi).
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