Maltempo, Musumeci: “Piano di adattamento climatico entro l’inizio del 2024”

Musumeci "Fare della sicurezza del nostro territorio nazionale non una priorità, ma la priorità nell'agenda politica e di governo di questo Esecutivo"
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 “Alla Camera mi è stato fatto notare, poco fa, come non abbia fatto alcun riferimento al cambiamento climatico. Mi sembra davvero singolare questa osservazione, proprio perché il cambiamento climatico non è più un fenomeno straordinario, la tropicalizzazione è arrivata in Italia già dieci anni fa e ha indotto il governo in carica nel 2016 a predisporre un Piano nazionale di adattamento al mutato contesto climatico”. Lo ha detto nell’aula del Senato il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare Nello Musumeci, durante l’informativa urgente sull’alluvione in Emilia Romagna.

“Conosciamo tutti la storia di quel Piano: dal 2016 fino al momento dell’insediamento di questo Governo non aveva sostanzialmente fatto significativi passi avanti, tanto da non essere reso pubblico. L’impegno del Governo era quello di accelerarne la definizione e in questo senso si è lavorato con il ministro Pichetto Fratin, che prevede, fra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo anno, di poterlo finalmente presentare aggiornato rispetto ai dati elaborati fra il 2016 e il 2020”, ha aggiunto il ministro.

“In questo senso, credo che sia assolutamente superfluo parlare di cambiamento climatico, a fronte di un evento e di una tragedia calamitosa che dovrebbe già essere acquisita culturalmente, prima che politicamente, da ciascuno di noi. I lunghi periodi di siccità e i brevi periodi di pioggia intensa sono la conferma di come questo triste, strano, pericoloso fenomeno ormai non risparmi più neanche la nostra Nazione”, ha spiegato Musumeci.

“È chiaro che ci troviamo di fronte a una ulteriore tragedia, che dovrebbe porre ciascuno di noi di fronte a una scelta ormai ineludibile: fare della sicurezza del nostro territorio nazionale non una priorità, ma la priorità nell’agenda politica e di governo di questo Esecutivo (come di fatto è) e di tutte le articolazioni dello Stato. Un territorio sicuro è sicuro anche per le persone, oltre che per le case e per le aziende. Il diritto alla vita di ognuno di noi è un diritto fisiologico, prima ancora che costituzionale”, ha aggiunto il ministro.

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