Il Giro d’Italia è letteralmente stravolto dalle condizioni meteo avverse. Dopo tutta la pioggia che i corridori hanno preso durante la prima settimana nelle Regioni del Centro/Sud, oggi si riparte dopo il primo giorno di riposo e dopo il clamoroso e controverso ritiro di Remco Evenepoel per positività al Covid-19.
Adesso i corridori sono appena partiti per la 10ª tappa da Scandiano, vicino Modena, dove diluvia con appena +11°C in pieno giorno. La tappa di oggi è particolarmente impegnativa perché si scala l’Appennino tosco/emiliano con arrivo a Viareggio dopo 196 chilometri di percorso. Da Scandiano il gruppo salirà fino ai 1.527 metri del Passo delle Radici, dove al momento ci sono +3°C, diluvia, c’è una fitta nebbia e un vento impetuoso con raffiche superiori ai 60km/h. I corridori, nelle zone esposte al vento, faranno fatica a stare in piedi sulle bici. Attenzione alla lunga discesa che è molto tecnica, con tante curve impegnative, e le condizioni meteorologiche avverse potrebbero renderla proibitiva. Complesso anche l’arrivo a Viareggio, fortemente condizionato dal forte vento.
Ma i problemi per il Giro d’Italia non finiranno qui. Domani altra tappa condizionata dal maltempo, da Camaiore a Tortona, 219 chilometri complessi sulle colline liguri con pioggia e freddo. Dopodomani tappa tutta piemontese, da Bra a Rivoli, con la salita del Colle Braida a 1.000 metri di altitudine in un’altra giornata di fitta pioggia e freddo anomalo.
La situazione si complica molto avvicinandosi al weekend. Venerdì c’è il tappone alpino più atteso per la 13ª frazione della corsa, da Borgofranco d’Ivrea a Crans-Montana in Svizzera. Doveva essere la tappa della Cima Coppi, arrivando ai 2.473 metri di altitudine del Gran San Bernardo, ma gli organizzatori sono stati costretti a cambiare il percorso causa neve. I corridori non potranno scalare il passo, ma dovranno passare attraverso il traforo, tra i 1.875 metri di Bosses ai 1.918 metri di Bourg-Saint-Pierre, in Svizzera. Ecco come sarà quindi la nuova tappa:
L’arrivo è previsto a Crans-Montana, dopo le salite della Croix-de-Coeur e verso il traguardo. Se sul versante italiano l’Anas ha iniziato lo sgombero della strada del colle dalla neve già a fine marzo, sul versante elvetico i lavori sono partiti in ritardo. Ieri, il responsabile della mobilità del Cantone Vallese ha comunicato che “la situazione si è sviluppata in modo sfavorevole” e che, anche se sgombra dalla neve, la strada del colle non garantirebbe le minime condizioni di sicurezza per la corsa. Proprio Venerdì, infatti, nella zona sono previste forti nevicate. Anche questa tappa, infatti, sarà pesantemente condizionata dal maltempo che flagellerà il Nord/Ovest nel fine settimana.
Salta, così, la Cima Coppi del Giro che verrà spostata al traguardo ai 2.304 metri del rifugio Auronzo nella tappa Longarone-Tre Cime di Lavaredo della prossima settimana (meteo permettendo, a questo punto). La salita del Gran San Bernardo rimane un Gran Premio della montagna di prima categoria. Dopo questa modifica, la tappa sarà lunga 199 chilometri e non 207 come previsto. Il Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses, guidato dal sindaco Alberto Ciabattoni, sta lavorando per modificare in parte l’ultimo tratto della salita verso il traforo, per evitare il lungo tratto di viadotto coperto e affrontare i primi 2 chilometri della strada del passo, attraverso il borgo di Saint-Rhémy, per entrare nella galleria da un ingresso secondario.
Forte maltempo anche sabato e domenica nelle tappe 14ª e 15ª, rispettivamente la Sierre-Cassano Magnago e la Seregno-Bergamo. Da oggi fino al riposo di lunedì prossimo, pioverà ogni giorno sulla corsa, sempre con temperature molto basse, per un Giro pazzesco che si corre in uno dei mesi di Maggio più freddi e piovosi di sempre nella storia recente dell’Italia. Per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale, di seguito forniamo un elenco delle pagine con tutte le informazioni utili per seguire il nowcasting meteorologico minuto per minuto: