di Alessandro Martelli (esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA) – Dopo decenni che sappiamo che il 70÷80% delle nostre strutture, incluse TANTE SCUOLE, è insicuro dal punto di vista sismico, devo leggere di un’ulteriore proroga per la messa in sicurezza sismica delle nostre SCUOLE?
“Adeguamento antisismico edifici scolastici: la proroga in Gazzetta Ufficiale – Pubblicato il Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito con i nuovi termini di conclusione degli interventi di adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antisismica”.
ALLA FACCIA DELLA PREVENZIONE!
Ho letto l’articolo dal titolo succitato, pubblicato l’11 maggio u.s. (https://www.lavoripubblici.it/news/adeguamento-antisismico-edifici-scolastici-prorogra-gazzetta-ufficiale-31021?fbclid=IwAR2UX2m92XaRRrcmBWdVgGjIFv0lXUS6wBlSUag3lDBSvbbq9Q6A7f9WAJU): vergogna, sono davvero esterrefatto (in realtà vorrei usare altre parole).
E dire che al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), come da esso ci era stato chiesto in dicembre 2022, già il 28 gennaio u.s. avevamo presentato, a nome e per conto di varie associazioni (Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali e sua Commissione “Sismica-GLIS”, Distretto 108Tb dei Lions International, Distretto 2072 del Rotary International, Associazione “Vera Rinascita”) un documento dal titolo: “Una prima proposta riguardante l’urgente attivazione di corrette politiche di prevenzione del rischio sismico e degli altri rischi naturali – Nuove disposizioni proposte per la prevenzione del rischio sismico nelle scuole e negli ospedali, sia di nuova costruzione che esistenti”.
Tale nostra prima proposta è in accordo con una petizione da me lanciata su change.org il 29 novembre 2020 (https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-che-si-inizino-finalmente-ad-attuare-serie-politiche-di-prevenzione-dai-rischi-naturali?redirect=false), che, a tutt’oggi, ha già raccolto 969 firme.
Sulla suddetta nostra proposta (ancora in attesa di commenti da parte del MIT), verte, oltre a miei post sui social, il mio articolo “Politiche di prevenzione del rischio sismico: prime proposte inoltrate al MIT e al MASE – La prevenzione del rischio sismico nelle scuole, negli ospedali e negli impianti chimici RIR, sia di nuova costruzione che esistenti”, pubblicato dal giornale line MeteoWeb il 14 marzo u.s..
Che cosa aspettiamo ancora, per fare davvero prevenzione sismica? Il prossimo violento terremoto in Italia?
Applaudiremo quel rappresentante delle nostre Istituzioni che si precipiterà sulle rovine di una nostra scuola IL GIORNO DOPO per farci nuove promesse per il futuro, davanti alle TV, così come è finora accaduto dopo ogni calamità naturale?
Allora le raccomandazioni che gli esperti fanno da anni contano rigorosamente zero?
Meglio trasferirsi in un Paese più civile?
Ci siamo dimenticati dei 27 bambini che perirono a San Giuliano di Puglia, assieme alla loro maestra, durante il terremoto del Molise e della Puglia del 31 ottobre 2002 (di magnitudo momento = 6,0), anche a causa di un’errata sopraelevazione della loro scuola Francesco Jovine?
Ci siamo dimenticati dei 900 studenti uccisi dal crollo della scuola secondaria di Dujiangyan, in Cina, durante il terremoto di Wenchuan del 12 maggio 2008 (di magnitudo = 7,9)?
È ben noto che le moderne tecnologie necessarie per proteggere i nostri figli e nipoti dai terremoti (come l’isolamento sismico ed altre) le possediamo da decenni, pure in Italia (la prima scuola ad essere ricostruita in Italia con l’isolamento sismico fu proprio la nuova Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia, collaudata dall’Ing. C. Pasquale e da me nel 2008, ben 15 anni fa!).