Cervello: creata la prima mappa dei neurorecettori

Una sfida chiave nelle neuroscienze e' capire come il cervello puo' adattarsi a un mondo che cambia, anche con un'anatomia relativamente statica
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Una sfida chiave nelle neuroscienze e’ capire come il cervello puo’ adattarsi a un mondo che cambia, anche con un’anatomia relativamente statica. Il modo in cui le aree del cervello sono strutturalmente e funzionalmente correlate l’una all’altra – la sua connettivita’ – e’ una componente chiave. Per spiegarne le dinamiche e le funzioni, occorre anche aggiungere un altro tassello al puzzle: i recettori.

Ora, i ricercatori Human Brain Project (HBP) del Forschungszentrum Julich (Germania) e della Heinrich-Heine-University Dusseldorf (Germania), in collaborazione con scienziati dell’Universita’ di Bristol (Regno Unito), New York University (USA), Child Mind Institute (USA) e l’Universita’ di Paris Cite’ (Francia) hanno fatto progressi nella nostra comprensione della distribuzione dei recettori nel cervello. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Neuroscience e i dati sono ora disponibili gratuitamente per la comunita’ neuroscientifica tramite l’infrastruttura EBRRAINS di HBP.

Il team di ricerca ha utilizzato l’autoradiografia per analizzare la densita’ dei recettori per i neurotrasmettitori su sezioni cerebrali in vitro molto sottili. Hanno misurato la densita’ di 14 tipi di recettori di neurotrasmettitori in 109 aree della corteccia del macaco e questi dati sono stati integrati con altri parametri strutturali in modelli di neuroimaging.

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