L’ossessione Covid nel ciclismo, protocollo al Tour de France: mascherine, distanziamento e non mangiare fuori

"Distanziamento sociale, niente selfie, niente autografi" è uno dei passaggio del protocollo anti-Covid stabilito per il Tour de France
MeteoWeb

Gli organizzatori del Tour de France hanno istituito un protocollo anti-Covid per la corsa di quest’anno che vieta a corridori e staff del team di firmare autografi e mangiare fuori dai loro hotel, ha riferito a Reuters una fonte con conoscenza diretta della questione. L’anno scorso ciclisti e membri dello staff sono stati autorizzati a uscire dai loro hotel. L’accesso al paddock all’inizio delle tappe è stato aperto ai giornalisti fino a metà corsa, quando gli organizzatori hanno deciso di chiuderlo per la “lotta contro la diffusione del Covid”.

Quest’anno, l’accesso al paddock sarà consentito all’inizio del Tour a Bilbao, in Spagna, il 29 giugno, con l’obbligo per tutti di indossare una mascherina. “Per tutti i membri del team: Rispetta un confinamento – Limita le interazioni al di fuori della bolla della corsa. Non mangiare fuori. Rispetta il distanziamento sociale in hotel. Non avvicinarti troppo agli spettatori – Distanziamento sociale, niente selfie, niente autografi”, riporta il grafico, visto da Reuters.

Ieri, venerdì 2 giugno, la Francia ha segnalato 3.204 casi di Covid nel Paese. In questo periodo dell’anno scorso, in Francia venivano segnalati circa 25.000 casi giornalieri. Nonostante la minaccia del Covid si sia notevolmente ridotta, al punto da portare l’OMS a dichiarare la fine dell’emergenza, il mondo del ciclismo sembra non voler fare a meno di restrizioni e limitazioni. Anche gli organizzatori del Giro d’Italia il mese scorso hanno istituito un protocollo anti-Covid intorno alla metà della corsa dopo che il leader generale Remco Evenepoel si era ritirato dopo essere risultato positivo al Covid.

 

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